Descrizione
Tra queste pagine ritroviamo noi stessi, perdenti e annientati, nei nostri imprescindibili incontri con la burocrazia. Una situazione grottesca, esilarante, fatta di paradossi e follie che si consumano con ritmo incalzante in uno stile rétro, nella scia di tanta letteratura dell’Europa centro-orientale e dell’Assurdismo russo.
Una comicità crudele nella quale i personaggi entrano ed escono dalle pagine a velocità vorticosa, portatori anch’essi di soprusi, dittature e iniquità che li rende pari ai propri carnefici, in una striscia letteraria degna delle raffigurazioni di Jacovitti.
Sommersi da carte e moduli, schiacciati da comma e codicilli, giriamo attoniti per i corridoi della crudele Burocràlia ben sapendo che soltanto ridendone riusciremo forse a non perdere la ragione.
Un inciso fulminante di Giorgio Manganelli fa da sipario all’apertura del perverso labirinto.
——–
Patrizia Parnisari, studiosa della cultura dell’Europa centro-orientale e russa. Giornalista culturale, ha collaborato con diverse testate nazionali ed estere. Ha tradotto: Ivan Gončarov Una storia comune (Fazi 1996), Fëdor Dostoevskij La mite (Feltrinelli 1997), Wilkie Collins Il fiume della colpa (Fazi 2002), Lindsey Hughes Pietro il Grande (Einaudi 2003).