Rassegna Stampa Libraria – 11 febbraio 2024
Nel 1938 la famiglia Dörfles di Trieste fu costretta a rifugiarsi nel borgo toscano di Lajatico, nei pressi di Volterra. Fu in quell’occasione che rinunciò al cognome tedesco italianizzandolo, e così i fratelli Giorgio e Angelo Eugenio (Gillo) divennero Dorfles. Il nipote Piero Dorfles, conosciuto giornalista e autore radiotelevisivo triestino, presenta la storia della sua famiglia in Chiassovezzano (Bompiani), libro nel quale un’accurata indagine storica incrocia la concretezza e le azioni del ricordo biografico. Recensione di Aldo Colonetti su La Lettura del Corriere della Sera.
In quel triste periodo, moltissimi trovarono rifugio nelle campagne e in montagna, come racconta Sofia Gallo in Fuga nella neve (Salani). Anch’esso frutto di memorie famigliari, il racconto è ambientato tra il 1943 e il 1944 e i suoi protagonisti sono Angelo, Lidia e la montagna. Undicenne lui, sette anni appena lei, fuggono rocambolescamente nella neve per sfuggire ai rastrellamenti nazifascisti. Recensione di Ilaria Zaffino su Robinson de la Repubblica.
Corsi e ricorsi della storia, diceva Giambattista Vico ed il ripresentarsi della guerra, nelle sue abituali consuetudini violente, ne conferma l’evidenza. Il ciclo di Lezioni sulla guerra e sulla pace di Norberto Bobbio (Laterza, cura Tommaso Greco, postfazione Pietro Polito) del 1964 scandaglia finemente il diagramma di forze che innervano i conflitti, individuandone i nodi strutturali. Recensione di Gaetano Pecora sul Domenicale de il Sole 24 ore.
Chi sono i barbari? Montaigne affermò: «ognuno definisce barbarie quello che non è nei suoi usi». All’inizio del XVI secolo, gli spagnoli depredarono e distrussero la civiltà Maya. Ne Il sogno di Álvaro Enrigue (Feltrinelli, traduzione Pino Cacucci) vengono narrate le prime fasi del confronto tra le due culture. Recensione di Sara Gandolfi su La Lettura.
È ambientato nella Corea del Sud, Il minimarket della signora Yeom di Kim Ho-Yeon (Salani, traduzione Claudia Soddu), ma potrebbe esserlo ovunque. Un romanzo confuciano ed ottimista, ad alto gradiente d’umanità reale, nel quale ognuno troverà un personaggio in cui riconoscersi. Recensione di Marco del Corona su La Lettura.
Tom Gauld, fumettista scozzese, ha pubblicato il volume La vendetta dei bibliotecari (Mondadori, traduzione Francesca Crescentini). Sulle pagine de La Lettura, Tom Gauld risponde alle domande di Annachiara Sacchi con delle simpatiche strisce fumettistiche!
Quali sono le caratteristiche specifiche della mostruosità? La differenza fra diversità appariscenti ed implicite dà luogo alla difficoltà di individuazione. Potremo appassionarci nel cercare le creature effettivamente orribili del fantastico romanzo I santi mostri di Ade Zeno (Bollati Boringhieri). Recensione di Alessandro Beretta su La Lettura.
Pare agevole esercitare il discernimento, al limite dell’ovvietà, ma consuetudini culturali (spesso indotte) causano costantemente il ribaltamento cognitivo. Chi oggi manifesterebbe apertamente il coraggio della lucidità nell’affermare l’idolatria tecnologica che ci impregna? Techgnosis di Erik Davis (Nero Editions, traduzione Francesca Massarenti) denuncia l’irrazionalità palese di supporto all’odierna pervasività tecnologica; altro che questione di scienza, razionalità, utilitarismo e spirito pratico. Recensione di Alfonso Berardinelli sul Domenicale.
Costume fin troppo diffuso, sovente praticato professionalmente, il “girarsi dall’altra parte” viene esemplato nel drammatico romanzo Quello che serve di notte di Laurent Petitmangin (Mondadori, traduzione Elena Cappellini). «La chiave della vicenda – afferma Gabriele Romagnoli recensendo il titolo su Robinson – sta nell’assenza di reazione di fronte al male»; diventa così invisibile il confine tra stoicismo e rassegnazione: l’inerzia determina i destini.
Spazio di meditazione, zona franca tra entità complementari, riflessione culturale tra Natura e Civiltà, tra potenza originaria e ordine ideale, il giardino viene comunemente apprezzato nella sua innegabile, spesso struggente, bellezza. Mariella Zoppi ne racconta la storia in Giardini. L’arte della natura da Babilonia all’ecologia urbana (Carocci), mentre Guido Davico Bonino ne tratteggia l’ascendenza letteraria in La felicità è nel giardino (il Saggiatore). Recensione di Giuseppe Barbera sul Domenicale.
Reduci dalla significativa ripresa veneziana del Prometeo, tragedia dell’ascolto del compositore Luigi Nono, segnaliamo Quantum Listening di Pauline Oliveros (Timeo editrice, traduzione Diana Lola Posani), quando il pensiero evita la sovrappopolata ridondanza visuale e riscopre lo sconfinato universo acustico. Recensione di Laurie Anderson su Robinson de la Repubblica.
Andrea Oddone Martin
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