Rassegna Stampa Libraria – 12 febbraio 2023

Rassegna Stampa Libraria – 12 febbraio 2023

Tante preoccupazioni fuori luogo sono state sollevate in Italia dall’approvazione della direttiva dell’Unione Europea rivolta all’adeguamento delle abitazioni al contenimento e qualificazione del consumo energetico, un ulteriore passo dell’importante maxi piano Green New Deal. Ogni considerazione d’opportunismo viene disfatta dalla realtà descritta scientificamente nel report di Legambiente (Emergenza smog, cambio di passo cercasi • Legambiente). Evidentemente, l’adeguamento interessa il parco immobiliare esistente mentre le nuove costruzioni dovranno essere progettate e costruite secondo criteri Green. Lo storico inglese Barnabas Calder affronta il tema del dominio nell’architettura attuale di modelli formali datati tra gli anni Venti e gli anni Sessanta del Novecento, un’epoca nella quale il problema energetico e dell’inquinamento ambientale proprio non si poneva. Lo fa considerando l’intera storia dell’architettura in Architettura ed energia. Dalla preistoria all’emergenza climatica (Einaudi, traduzione Maddalena Ferrara). Recensione di Gabriele Neri sul Domenicale de il Sole 24 ore.

Senza dubbio, la spaccatura culturale definita dalla Rivoluzione Scientifica seicentesca separa diverse concezioni della Natura e dell’ambiente naturale. Aristotele si dedicò ampiamente alla fenomenologia naturale e, a distanza di un millennio e mezzo, Tommaso d’Aquino commentò il lascito del grande peripatetico. Questi commenti dell’aquinate sono raccolti in La natura del cambiamento (Edizioni San Clemente, Edizioni Studio Domenicano, traduzione Giuseppe Barzaghi, cura Roberto Coggi). Recensione di Armando Torno sul Domenicale.

L’urbe, è noto, si fa antagonista della Natura tant’è vero che la gita “fuori porta” si realizza nell’ambiente bucolico della campagna di provincia. Oltre che di valori naturali, la provincia è portatrice di dolori, di infelicità profonde, di sudditanze imposte dal conformismo, di ipocrisie e obbiettivi insulsi. Nel romanzo Ragazze perbene (NN Editore) l’autrice Olga Campofreda racconta della giovane Clara che fugge dalle infelicità tradizionali di Caserta per vivere nella cosmopolita Londra. Recensione di Ermanno Paccagnini su La Lettura del Corriere della Sera.

Dove tende la luce di David Joy (Jimenez, traduzione Gianluca Testani) racconta della provincia profonda americana, delle aree depresse dei Monti Appalachi popolata da contadini, allevatori, tribù indiane disastrate, bianchi poveri, bifolchi e drogati in quantità enormi. Dalla forza del romanzo il film di Ben Young, Devil’s Peak. Recensione Giancarlo de Cataldo su Robinson de la Repubblica.

Prima di scrivere questo Le mariage (Blu Atlantide, traduzione Tiziana lo Porto), Diane Johnson aveva scritto Le divorce. Commedie sul filo qualitativo delle relazioni, in Le mariage una coppia di fidanzatini a Parigi: lui un giovanotto americano, lei giornalista belga, figlia di una famosa scrittrice. Come afferma Mariarosa Mancuso nella recensione su Robinson, in questo libro: «lo spirito cartesiano e lo spirito dei pionieri si scontrano». Come si dice, “donne e buoi, dai paesi tuoi”.

Ancora una situazione famigliare, tra le più tipiche, ne Il libro delle sorelle di Amélie Nothomb (Voland, traduzione Federica di Lella). L’invenzione è dichiarata ma gli appassionati della scrittrice belga vi scorgeranno tratti autobiografici. Recensione di Daria Galateria su Robinson.

Del resto, che cosa sono le memorie se non delle invenzioni? Non sopportando le Memorie d’oltretomba di Chateaubriand, André Malraux si impegnò in quelle che chiamò Antimemorie, un’opera indefinibile in cui si mescolano realtà e fantasia. Antimemorie (Bompiani, traduzione Liliana Magrini, Lia Bruni) viene presentato sulle pagine del Domenicale da Giuseppe Scaraffia.

La funzione costruttiva della scrittura, il suo presentare prospettive inedite, soluzioni inaspettate, immagini terapeutiche, è nota. Sophie Daull scrive La sutura (Voland, traduzione Cristina Vezzaro) per ricostruire un significato tra generazioni di persone mancate tragicamente: la madre e la figlia. Recensione di Patrizia Violi su La Lettura.

La contiguità, lo stretto rapporto che lega l’espressione letteraria e il grande mistero biologico della coscienza risalta ancor di più nel momento in cui la coscienza diventa l’oggetto d’indagine. Le rivelazioni è un romanzo di Erik Hoel (Carbonio, traduzione Olimpia Ellero) neuroscienziato, oltre che scrittore. Il protagonista è un alter ego dell’autore, le sue peripezie narrative sono funzionali alla situazione della ricerca sulla coscienza. Un libro coinvolgente e scientifico, recensione di Giorgio Vallortigara sul Domenicale.

Attualmente, la questione sulla coscienza è in piena fioritura, forse saranno i risultati incredibili della ricerca sulle intelligenze artificiali a stimolarla. Resta un fatto che le posizioni scientifiche, etiche, teologiche e filosofiche oggi non confluiscono, il dibattito è spesso oppositivo. Federico Faggin e Simone Sarasso sono due scienziati, fisico il primo e fisiologo il secondo. Si confrontano sulle pagine de La Lettura, in un dialogo molto interessante, di vigore “tennistico” curato da Annachiara Sacchi. Federico Faggin è autore dell’entusiasmante saggio intitolato Irriducibile. La coscienza, la vita, i computer e la nostra natura (Mondadori).

Sono vent’anni, ormai, dalla scomparsa di Alberto Sordi. Una persona da tutti ricordata per i personaggi che interpretò: l’Albertone nazionale che fece gli italiani dell’Italia rinascente nel dopoguerra. Esce in occasione della ricorrenza il volume Caro Alberto (Laterza, cura Alberto Crespi), nato in collaborazione con la Fondazione Museo Alberto Sordi, raccoglie le missive, gli inviti, gli omaggi, i biglietti ricevuti da Sordi negli anni da colleghi e ammiratori. Prefazione di Walter Veltroni e Carlo Verdone. La persona Alberto Sordi era decisamente diversa dall’immagine cinematografica. Nell’inciso su Robinson, Carlo Verdone, tra i pochissimi ammessi alla sua confidenza, precisa la qualità umana di Alberto Sordi: «Sordi viveva nell’ordine, nel silenzio, nella penombra. Era casalingo e solitario, viveva come un monaco, la sua villa mi sembrava la casa di un prelato. Era piena di figure sacre, santi, Madonne; e di foto di famiglia. Non una foto con personaggi dello spettacolo». Arianna Finos presenta il libro su Robinson de la Repubblica.

Andrea Oddone Martin

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