Rassegna Stampa Libraria – 13 ottobre 2024

Rassegna Stampa Libraria – 13 ottobre 2024

Il modello produttivo americano legato al digitale, per intendersi quello dell’informale, delle scarpe da tennis sul tavolo, delle t-shorts, i capelli spettinati del genio che finge ispirazione, del disordine creativo, del cibo da asporto sulla scrivania, è arrivato al termine della sua corsa. L’ipocrisia della sua etica è ormai manifesta: un sistema economico che fagocita qualsiasi cosa e persona generando senzatetto ed emarginati. Il romanzo Qui non c’è niente per te, ricordi? di Sarah Rose Etter (La Nuova Frontiera, traduzione Lorenzo Medici) descrive la realtà di un’azienda hi-tech senza fare sconti a nessuno. Recensione di Licia Troisi su Robinson de la Repubblica.

Del resto, la questione della ricchezza non viene solitamente considerata nel suo aspetto storico, ancor più raramente secondo quello economico. Il valore della ricchezza viene generalmente inteso sulla scorta pregiudiziale di consumi di lusso, mitomanie, abbondanza di superfluo, o mediazioni religiose (è più facile che un cammello…), sfuggendo per ignoranza la fondamentale funzione economica. I primi ad ignorare l’importanza della ricchezza sono gli stessi ricchi, ed è a loro che si rivolge Come Dèi fra gli uomini. Una storia dei ricchi in Occidente dello storico economista bocconiano Guido Alfani (Laterza), un libro illuminante. Recensione di Donato Masciandaro sul Domenicale de il Sole 24 ore.

Uno dei protagonisti indiscutibili della letteratura moderna è l’antieroe. La passività riflessiva dello Zeno sveviano, l’inconsistenza dell’Ulrich di Musil, Bartleby il rinunciatario, lo sfortunato Frank Bascombe. Bascombe è il protagonista dei romanzi dello scrittore statunitense Richard Ford, l’ultimo si intitola Per sempre (Feltrinelli, traduzione Cristiana Mennella). Frank Bascombe si caratterizza per una dimessa ostinazione con la quale attraversa la contemporaneità. Alessandro Piperno riepiloga l’intera saga di Bascombe, uno come noi, sulle pagine de La Lettura del Corriere della Sera.

La magia delle fiabe risiede nell’aderenza al reale nello spirito della fantasia, se poi c’è di mezzo il Natale stiamo leggendo La porta delle stelle, il primo romanzo della scrittrice norvegese Ingvild Rishøi (Iperborea, traduzione Maria Valeria d’Avino). Una fiaba classica della nostra società. Angelo Ferracuti presenta l’autrice e il libro su La Lettura.

La biografia intitolata William Butler Yeats. Omero in Irlanda di Rosita Copioli (Ares) ci fa intuire quanto sia importante, per la grande poesia e la grande letteratura, evitare la contingenza. Recensione di Giuseppe Scaraffia sul Domenicale.

È lo sguardo sofferente che Bilot rivolge al padre, il dottor Malempin, ad indurre in un impeto di necessità il dottore alla scrittura della sua vita. Sono le sue memorie d’infanzia, avventurose quanto la miseria dei tempi poteva permettere, le protagoniste del romanzo Malempin di Georges Simenon (Adelphi, traduzione Francesco Tatò), pubblicato in Francia nel 1940. Un esemplare esercizio letterario di Simenon. Recensione di Mariarosa Mancuso su Robinson.

Immerso nell’eterno presente quotidiano, l’uomo contemporaneo ha collocato la morte (come del resto le età successive alla giovinezza) in un ambito di estraneità, nel quale ha perduto perfino l’attributo fatale. Nella casa del leone della scrittrice giapponese Ito Ogawa (Neri Pozza, traduzione Gianluca Coci) la riporta all’opportuno livello di rilevanza. Recensione di Marzia Fontana su La Lettura.

Gli scandali criminali dell’umanità clericale si perdono nel passato, ma a volte vengono rievocati. Ai tempi del vecchio Dio di Sebastian Barry (Einaudi, traduzione Anna Rusconi) è un poliziesco che denuncia le violenze su bambini e donne in Irlanda, con la connivenza della Chiesa. Recensione di Livia Manera su La Lettura del Corriere della Sera.

Andrea Oddone Martin

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