Rassegna Stampa Libraria – 16 luglio 2023

Rassegna Stampa Libraria – 16 luglio 2023

Ogni qualvolta la storia compie una giravolta e ogni pensiero pare diverso, la cognizione delle persone insegue lentamente il capitombolo, secondo i tempi delle naturali capacità. Nello specifico, se sei nato in Italia tra gli anni ’30 del Novecento, tuo padre aveva un impiego statale, da ragazzino eri “balilla” e hai frequentato la scuola dell’epoca, non è che quando hai trent’anni, sei alle soglie degli anni ’60 e il regime è un ricordo, ti sei all’istante trasformato in un’altra persona. Rimani comunque il portatore dei valori nei quali ti sei formato, convintamente o meno. Sono numerose le storie di coloro che, oggi sessantenni, vivono interiormente un confronto con i valori delle epoche incarnate dai loro padri. Ora dormono di Alessio Cremonini (Einaudi) fa i conti con il nonno Bruno e suo fratello Karl, provenienti da una famiglia colta e moderna della Germania di Weimar che finiranno per essere nazisti o comunque invischiati con il nazismo. Recensione di Demetrio Paolin su La Lettura del Corriere della Sera.

In Uscite dal mondo, pubblicato nel 1992 da Adelphi, l’autore Elémire Zolla scandaglia la produzione di autori quali, tra gli altri, John Ruskin, Hieronymus Bosch, John Ronald Reuel Tolkien, Marius Schneider, Pavel Florenskij, Marius Schneider, Duncan Derrett, Claude Lévi-Strauss, Georges Dumézil, Moshe Idel, individuando percorsi che, a partire dai luoghi più diversi portano ad uno spazio di apertura e libertà. Anche Edoardo Albinati descrive con la forza dei tre racconti inclusi nel volume Uscire dal mondo (Rizzoli) le zone franche, d’alterità mentale che connotano le esistenze segnate dall’emarginazione e dalla sofferenza. Recensione di Gino Ruozzi sul Domenicale de il Sole 24 ore.

Edgardo Scott dedica il libro Viandanti (Italo Svevo, traduzione Alessandro Gianetti) alla comune consuetudine, alla puntuale descrizione, all’articolata analisi (compresa l’aneddotica di autori e artisti famosi) del passeggiare. Accadono un’infinità di eventi, durante una passeggiata. Recensione di Paolo Albani sul Domenicale.

Nell’Ulisse, James Joyce dichiara: «Un uomo di genio non commette errori, i suoi errori sono i portali della scoperta»; la significativa frase ridefinisce l’idea di “normalità”. La studiosa del periodo vittoriano Elizabeth Macneal descrive ne Il circo delle meraviglie (Einaudi, traduzione Giovanna Scocchera) l’ambiente dell’ottocentesco intrattenimento chiamato freak show, l’esibizione di deformità fisiche che produsse in Inghilterra una vera e propria mania. Recensione di Patrizia Violi su La Lettura.

In un celebre saggio, Jorge Luis Borges affermava che un grande scrittore crea i suoi precursori. Lo scrittore James Welch, nativo americano della tribù dei Piedi Neri, aveva individuato i suoi precursori in Europa, ed erano Albert Camus e Arthur Rimbaud. Ne L’ultimo giorno di Jim Lonely (Mattioli 1885, traduzione Nicola Manuppelli), il protagonista è un sangue misto, poeta, respinto dal padre bianco, sospetto agli indiani, solitario e chiuso, incagliato in una non-zona liminare. Recensione di Piero Melati su Robinson de la Repubblica.

Negli ultimi mesi dell’anno 1731, nel cuore dell’Europa illuminista, appare nel villaggio serbo di Medvedja il primo vampiro, personaggio leggendario che tutt’oggi insiste a percorrere la fantasia narrativa e cinematografica. Vampyr. Storia naturale della resurrezione di Francesco Paolo de Ceglia (Einaudi) traccia l’evoluzione del morboso attaccamento alla tragica figura, provocata dalla collisione tra l’immaginario magico, inafferrabile e opaco, e gli intenti razionali e distaccati della scienza. Recensione di Luigi Mascilli Migliorini sul Domenicale.

Individuare e stabilire una nuova considerazione del vivente naturale è più che mai imperativo, oggi. Il Catalogo degli animali inestimabili di Katherine Rundell (Utet, traduzione Chiara Baffa, illustrazioni Talya Baldwin) è un libro per tutti dove troviamo, ad esempio, lo sconcerto del poeta romano Orazio di fronte alla giraffa, che considerava «animale concettualmente disordinato». I capitoli del libro sciorinano curiosità inedite sui più vari animali, scoprendone i tratti di originalità, socievolezza e disponibilità celati dalla nostra vecchia e unilaterale reputazione del mondo naturale, dalla cieca crudeltà figlia dell’ottusa certezza di superiorità. L’ultimo capitolo è dedicato all’essere umano. Recensione di Sarah Savioli su Robinson.

Però, non è che ci siamo trovati d’emblée a pensare che il dominio arrogante e cieco dell’uomo sulla Natura (e su sé stesso) sia un obbligo “naturale”. Ci siamo arrivati poco per volta, lungo una storia che La natura sottomessa. Ascesa e declino di un’idea di Philipp Blom (Marsilio, traduzione Francesco Peri) e Critica e utopia. Da Kant a Francoforte di Roberto Mordacci (Castelvecchi) trattano con appropriata cura. Presenta i volumi Pietro del Soldà sul Domenicale.

Il calcio e la sua storia, oltre ad essere un’innocua passione sportiva, ha segnato in profondità la vita di numerosissime persone, erigendo un’epica sociale che si estende ben al di là del perimetro di un campo di gioco. Fubbàll di Remo Rapino (Minimum fax) è un “romanzo-squadra”, come indica Ermanno Paccagnini su La Lettura, che racconta dodici vite legate al campo di calcio: «un narrare che si muove tra allegria, tenerezza, stupore e malinconia».

Andrea Oddone Martin

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