Rassegna Stampa Libraria – 16 ottobre 2022

Rassegna Stampa Libraria – 16 ottobre 2022

L’impegno degli scrittori e degli editori del secolo scorso, soprattutto degli anni seguenti alla tragedia della guerra, è una fonte ancora viva. La lezione della loro opera e delle loro vite ha ancora molto da insegnarci, ed è comunque opportuno frequentarne la storia. Il ruolo delle loro vicissitudini, nei nostri confronti, è quello delle esperienze trasferite tra i padri e i figli, tra i nonni e i nipoti. Ernesto Ferrero ha attraversato tutto il secondo Novecento nell’editoria, a contatto con tutti i maggiori editori ed autori. In Album di famiglia. Maestri del Novecento ritratti dal vivo (Einaudi) ci dona uno spaccato di prima mano, un vissuto ancora pulsante dell’energia che ha costruito il pensiero sociale, culturale e politico italiano del Novecento. Lo stesso Ferrero presenta il libro sul Domenicale de il Sole 24 ore. Riscopriamo qui il modus caratteristico degli scrittori e degli editori del secolo scorso, sorretto da un’etica calvinista del lavoro ben fatto, dalla cura, dall’approfondimento e dall’intenzione progettuale sul tempo lungo.

Anche Gian Luigi Beccaria, nel suo ultimo In contrattempo. Un elogio della lentezza (Einaudi), propone una rivalutazione del tempo lungo in letteratura. L’assunto che guida il pensiero di Beccaria sottolinea l’ovvietà, oggi pressoché dimenticata: la complessità ha bisogno di essere assimilata. E ciò vale sia per la scrittura che per la lettura. La stratificazione complessa di immagini nuove, di letture possibili e di prospettive inaspettate nutrono la lettura (spesso rilettura) che si concede il tempo necessario e non si limita ai secondari risultati pratici, all’efficienza acritica. Un vero livre de chevet per gli scrittori e soprattutto per i lettori. Recensione di Paolo di Stefano su La Lettura del Corriere della Sera.

La lucidità, se unita al rigore, ci condanna. Si intitola Finestra sul nulla, l’ultima uscita per Adelphi di Emil M. Cioran. Nel libro sono raccolti numerosi frammenti risalenti agli anni ’40 rinvenuti nella Bibliothèque Doucet di Parigi; impietoso e coerente, Cioran è definitivo: «la cultura si riduce a un impiego raffinato dell’aggettivo». Recensione di Armando Torno sul Domenicale.

Lucido ma possibilista, il pensiero di Sebastiano Vassalli che ritroviamo in Il mestiere di Omero. Come scrivere per raccontare storie (Interlinea). Egli separa differenziandole, l’attività dello scrivere da quella del raccontare, rivolgendo la propria preferenza alla seconda. Sono le grandi narrazioni, infatti, a fondare il mondo. Recensione di Giuseppe Lupo sul Domenicale.

Nulla è come sembra, ci dice Oscuri talenti dello scrittore che si firma con lo pseudonimo J.M. Miro (Bompiani, traduzione Maristella Notaristefano, Piernicola d’Ortona). Cresciamo sul pregiudizio della meritocrazia ma, in realtà, la società individua ed elimina (o rende ininfluente) chi si distingue per talento, intelligenza, capacità critica, inventiva. Miro ambienta Oscuri talenti in epoca vittoriana, i suoi protagonisti sono dei ragazzi dotati di super poteri che si misurano con l’ipocrisia sociale. Un avvincente e decisamente metaforico fantasy. Recensione di Licia Troisi su Robinson de la Repubblica.

Ma allora, come è andata veramente? Amitav Gosh si impegna da anni alla divulgazione più larga dei temi inerenti all’emergenza climatica e al rispetto della Natura. Le domande a cui risponde Gosh nel suo ultimo La maledizione della noce moscata. Parabole per un pianeta in crisi (Neri Pozza, traduzione Anna Nadotti, Norman Gobetti) sono: come si è sviluppato il comportamento distruttivo (e autodistruttivo) della civiltà? In quale epoca si è fondato lo scempio attuale? Su quale filosofia fondativa poggia lo sfruttamento fine a sé stesso? E oggi, come se ne esce? Si chiederà il lettore. Recensione Carlo Pizzati su Robinson.

Probabilmente rifacendosi alla Landness, la “territà” che innerva il libro Landness. Una storia geoanarchica di Matteo Meschiari (Meltemi). Un volume ricco di preziose storie di esplorazioni e scoperte, di metodologie e confluenze culturali, storia che insegna e propone. Recensione di Danilo Zagaria su La Lettura.

Un altro libro che mette al centro l’emergenza climatica corrente è Primavera ambientale. L’ultima rivoluzione per salvare la vita umana sulla Terra di Ferdinando Cotugno (Il Margine Editore). Giornalista e reporter climatico, Cotugno mette l’accento della sua indagine sulla consapevolezza dello stato drammaticamente emergenziale attuale e delle sue cause. Recensione di Fabio Deotto su La Lettura.

L’economia attuale si fonda sul concetto di sfruttamento, e ignora (se non in maniera interessata) la conoscenza scientifica e la straordinaria complessità della nostra casa: la Natura. Ricordate il famoso titolo L’evoluzione della fisica di Albert Einstein e Leopold Infeld (Bollati Boringhieri, traduzione A. Graziadei)? Ebbene, Enigmi per decifrare il mondo. Fisica e matematica da Newton alle stringhe di Cumrun Vafa (Dedalo, traduzione Giuseppe Mussardo) si pone in diretta continuità con il suo autorevole precursore e oltre ad illustrarci le nuove frontiere dell’indagine scientifica ci aggiorna sull’attualità delle scoperte e delle teorie nella comprensione del mondo naturale. Recensione del traduttore Giuseppe Mussardo sul Domenicale.

Ma come può aver prevalso un atteggiamento largamente autodistruttivo? Probabilmente, nel passato non più prossimo della rivoluzione industriale prevaleva l’ignoranza per le conseguenze delle immissioni nell’atmosfera, nelle acque e nel suolo, l’immediatezza dell’entusiasmo per la tecnologia delle macchine e la stima altrettanto beota di un mondo dalle risorse illimitate. Una posizione limitata al conseguimento di ricchezze in tempi brevi, a cui dava spalla la scienza. La scienza istituzionale è sempre allineata al potere, per quanto ignorante sia; si ricordano ad esempio le ragioni scientifiche sulle diversità razziali. Come ogni entità, anche il Male ha le sue ragioni, o perlomeno anche i malvagi hanno delle ragioni da rivendicare (anche se sbagliate). Guillaume Musso è al suo ventesimo romanzo, si tratta di un thriller ed è intitolato Angélique (La nave di Teseo, traduzione Sergio Arecco). Musso è particolarmente interessato al lato oscuro delle persone, alla loro ambiguità. Leggiamo la presentazione al volume nell’intervista di Stefano Montefiori a Guillaume Musso sulle pagine de La Lettura.

Il male che gli uomini fanno è un thriller di Sandrone Dazieri (Harpercollins). Ambiente naturale, omicidi, leggende, segreti e indagini nell’atmosfera avvincente, tesa e claustrofobica nella sonnacchiosa provincia vicino al fiume. Recensione di Mirko Ziladhy su La Lettura.

In uno sketch del Nobel Dario Fo, si spiegava l’origine della regola benedettina Ora & Labora. Inizialmente, vigeva esclusivamente l’obbligo della preghiera ma, nello sforzo dell’elevazione metafisica, i monaci si staccavano da terra e volavano liberi nel cielo. Quando anche il monaco cuoco cominciò a volare trascurando così il desco, San Benedetto fece un’aggiunta alla regola, imponendo ai monaci rastrelli, vanghe e zappe, ancorandoli così alla terra. Tutti i personaggi del romanzo visionario Ali di Enrico dal Buono (La nave di Teseo) sono dotati, appunto, di ali e vivono nel cielo, sopra Milano, conducendo una vita “normalissima”, quando … Recensione di Simone Innocenti su La Lettura.

A dispetto della maggior corrente di pensiero attuale, il digitale NON è la realtà. È invece un elemento tecnologico funzionale alle mitologie contemporanee di autenticità, singolarità e individualismo, esiti delle trasformazioni economiche, tecnologiche e culturali della società tardo moderna. Esiti feroci e soprattutto paradossali, se pensiamo all’omologazione dei nostri desideri condizionati dal mercato e dalla pubblicità. Nel libro La fiera dell’autenticità (Marsilio, traduzione Francesco Peri), Gilles Lipovetsky stigmatizza ed analizza i fondamenti dell’ideale decisamente sopravvalutato in epoca odierna. Recensione di Francesca Rigotti sul Domenicale.

Il corredo strumentale del medico, fin da quando è stato inventato, ha stimolato l’interesse e la curiosità di chiunque, bambini compresi. Tra gli altri lo sfigmomanometro, il termometro e, su tutti, lo stetoscopio identificano precisamente l’attività medicale, il sacerdozio sanitario. La borsa del medico di Francesco Adami racconta la storia della medicina attraverso i suoi strumenti e così scopriamo che la prima donna medico è l’americana Elizabeth Blackwell fin dal 1854 e in Italia ventitré anni più tardi avrà Ernestina Paper (di origine russa). Recensione di Marino Niola su Robinson.

Salute permettendo, i momenti veramente importanti nella vita di ciascuno non sono molti. A volte ne abbiamo coscienza, non sempre. A volte riusciamo ad assecondarli, non sempre. La sera di Susan Minot (Playground, traduzione Bernardo Anselmi) è una lunga e nitida memoria della protagonista Ann, sugli accadimenti veramente importanti della sua vita, ora al termine. Recensione Susanna Nirenstein su Robinson.

Alimentare l’immaginario naturale è importantissimo, in un momento come il nostro. Sognare di cavalcare una zebra come «qualcosa che nemmeno un re poteva fare» accende immagini straordinariamente avventurose, in cui i bimbi a cui è destinato Una zebra in fuga di Katherine Rundell (Rizzoli, traduzione Mara Pace, illustrazioni Sara Ogilvie) troveranno motivazione e amicizia con la libertà del selvaggio mondo animale. Recensione di Ilaria Zaffino su Robinson de la Repubblica.

Andrea Oddone Martin

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