Rassegna Stampa Libraria – 17 luglio 2022
Il contrassegno di “scientifico” applicato a qualsivoglia esternazione della conoscenza mantiene un sapore tranquillizzante, rassicurante, di concreta certezza. In realtà, l’attributo di “scientifico” indica l’appartenenza ad un ambito di inesausta ricerca, di sperimentazione empirica e teorica, in cui l’intuizione personale è determinante ma è risaputo che non tutte le intuizioni appartengono a quelle rarissime persone eccezionali, di capacità di sintesi uniche ed originali. In generale, il reale dominio della scienza è tutt’altro che stabile e imperturbabile, assomiglia alla geografia metamorfica, vitale, sorprendente, dell’isola di Islanda. Inoltre, è tutt’altro che indipendente essendo soggetto alle dinamiche storiche, sociali, culturali ed economiche. Dal basso Medioevo, fin dall’avvento della modernità la scienza ha sostituito il mito antico, del quale aveva smarrito le chiavi di accesso, con il proprio. Il volume Orizzonti. Una storia globale della scienza di James Poskett (Einaudi, traduzione Alessandro Manna) sottolinea in maniera documentata il vizio eurocentrico del pensiero scientifico. Recensione di Adriano Favole su La Lettura del Corriere della Sera.
Il romanzo I Terranauti di Thomas Coraghessan Boyle (La nave di Teseo, traduzione Claudia Durastanti) prende spunto da una vicenda realmente accaduta nei primi anni novanta: il progetto sperimentale Biosphere 2, nel quale una selezionata popolazione umana avrebbe dovuto testare il proprio potenziale di sopravvivenza, nella previsione di una futura colonizzazione spaziale. L’unico risultato conseguito fu l’intuizione di un produttore televisivo olandese che avrebbe introdotto il genere “reality show”: il Grande Fratello. Recensione di Vanni Santoni su La Lettura.
Il vivace lato goliardico della scienza viene celebrato dal volume Il pollo di Marconi e altri 110 scherzi scientifici di Vito Tartamella (Edizioni Dedalo), nel quale sono specificati tassonomicamente i generi degli scherzi scientifici e ne vengono denunciate clamorose complicità. Recensione di Paolo Albani sul Domenicale de il Sole 24 ore.
«La verità dei fatti è una chimera …» afferma Marco Bosonetto, con buona pace del “ritorno all’ordine” dei tradizionali giallisti. Scrive infatti il noir Gli alberi del Nord (Baldini & Castoldi) in cui la circostanza del delitto è funzionale alla denuncia sociale di una provincia sprovvista di anticorpi verso le nefandezze sociali promosse dal web: narcisismo, voyeurismo e carrierismo. Recensione di Marco Ostoni su La Lettura.
I paesaggi risultano decisivi, quindi, e non ultimi i paesaggi naturali. Si snoda sul confine tra Russia e Cina, l’ultimo viaggio di Colin Thubron da cui Tra Russia e Cina. Lungo il fiume Amur (Ponte alle Grazie, traduzione Rossella Monaco). Il resoconto di un maestro della letteratura di viaggio sul confine naturale tra le due culture eredi del comunismo che tuttora si temono e fronteggiano reciprocamente. Recensione di Claudio Visentin sul Domenicale.
Geografie naturali e culturali, come nel volume Il lago. Ritorno nei Balcani in pace e in guerra di Kapka Kassabova (Crocetti, traduzione Anna Lovisolo) nel quale la geografia naturale è il dispositivo narrativo per un periplo nella ricchissima diversità orientale alla quale appartiene la famiglia della Kassabova. La recensione è di Wlodek Goldkorn e si trova su Robinson de la Repubblica.
Geografie temporali e geografie parentali nel romanzo Storia del figlio di Marie-Hélène Lafond (Fazi, traduzione Antonella Conti); dodici capitoli imperniati sugli accadimenti occorsi lungo un secolo ai componenti di una famiglia. Una saga famigliare di padri, figli, sorelle, mogli, suoceri, amanti, nipoti, condotta con sapienza linguistica e letteraria. Recensione di Fabio Gambaro su Robinson.
Il confronto tra la civiltà veneziana del Cinquecento e la profonda affinità naturale delle popolazioni che vivono sulle sponde di un fiume amazzonico fa da sfondo al bel romanzo avventuroso Verde Eldorado dell’argentino Adrián N. Bravi (Nutrimenti); un confronto tra una civiltà d’artificio selettiva ed escludente e una civiltà naturale dall’ampia capacità interpretativa del reale. Recensione di Alessandro Beretta su La Lettura.
Nella loro singolarità, le categorie nelle quali distinguiamo le componenti della società sono soggette al reciproco condizionamento. Il pensiero di un isolamento radicale di un’entità da un’altra, pur di diversa natura, è riduttivo ed erroneo. Siamo cognitivamente orientati però a praticare questa scissione e a dividere in categorie assolute, a dispetto dell’oggettiva eterogeneità; in generale, il risultato è che predichiamo l’assolutismo e pratichiamo la promiscuità, senza esserne coscienti. Gli assolutismi sociali hanno influenzato anche la produzione letteraria, ad esempio nel primo dopoguerra dove non appartenere ideologicamente al versante al quale è stato attribuito il settore culturale significava essere ignorati. Due libri si propongono di rielaborare criticamente la produzione letteraria non allineata, isolata: I grandi scrittori? Tutti di destra di Giovanni Raboni (De Piante, introduzione Luca Daino, postfazione Franco Cardini) e Scrivere a destra. Vite narrate e vite perdute nel ventennio nero di Antonio di Grado (Perrone Editore). Recensisce i volumi Giuseppe Lupo sul Domenicale.
È opportuna una riflessione sulle concause del successo letterario, delle quali la qualità è solo una delle variabili. La raccolta epistolare intitolata Tra i miei occhiali e i tuoi occhi illumina la penombra del successo dello scrittore siciliano Gesualdo Bufalino. Il suo interlocutore è il critico d’arte Marcello Venturoli (Archilibri editore, cura Giulia Cacciatore, prefazione Mario Andreose, illustrazioni Giovanni Robustelli). Lo stesso Andreose presenta il volume sul Domenicale.
La funzione degli editori è centrale nella geografia culturale, soprattutto degli editori minori. Esce Millanta facce. Racconti dal Salento di Piero Manni (Manni Editore). Manni è stato un editore legato a doppio filo alla sua terra, a quel Salento soggetto alla speculazione turistica, l’ha difeso strenuamente dalla spersonalizzazione inevitabile della monocultura turistica, con l’impegnata diversità della sua attività editoriale. Presenta il volume Goffredo Fofi sul Domenicale.
Il grande albero piantato da Joanne Kathleen Rowling venticinque anni fa con Harry Potter e la pietra filosofale continua a proliferare abbondantemente. È appena uscita la sceneggiatura di Animali fantastici. I segreti di Silente (Salani, traduzione Valentina Daniele, Maria Luisa Cantarelli), terzo episodio della serie cinematografica, corredata da contenuti speciali: disegni, bozzetti, osservazioni sulla storia e sui personaggi degli attori e del backstage. Presenta il volume Severino Colombo su La Lettura del Corriere della Sera.
Andrea Oddone Martin
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