Rassegna Stampa Libraria – 17 ottobre 2021
Siamo agli inizi di un nuovo ciclo economico e sociale. Gli assetti che hanno strutturato l’occidente dal termine del secondo conflitto sono esauriti, è sotto lo sguardo di tutti noi. Ora ci troviamo in una condizione divisiva fra privilegiati ed esclusi. E i privilegiati progressivamente sono in netta decrescita (anche per questioni letteralmente biologiche) come gli esclusi sono in netta crescita. Per fare un esempio, in Italia la fascia di persone che godono di una pensione calcolata secondo la metodologia retributiva sono per lo più anziani, le pensioni della fascia nata tra gli anni cinquanta e gli anni settanta saranno calcolate secondo la metodologia mista tra retributiva e contributiva e saranno considerevolmente minori se non insufficienti. Le persone che sono nate tra gli anni ottanta e il duemila (complice la “flessibilità” lavorativa, la diminuzione immorale delle retribuzioni, le conseguenze dell’introduzione dell’euro, la contrattualistica al ribasso, etc.) avranno la maggior parte del calcolo contributivo, e le loro pensioni saranno decisamente insufficienti. Allo stato di fatto attuale, questo è il nostro futuro. Per i tipi di Feltrinelli, esce Liberalismo inclusivo. Un futuro possibile per il nostro angolo di mondo, in cui i due autori Michele Salvati e Norberto Dilmore (quest’ultimo uno pseudonimo) descrivono puntualmente la situazione e profilano alcune decisive proposte per il necessario cambio di passo indicando inoltre le debolezze che ostacolano questo processo oggi francamente ineludibile: la visione di un concreto futuro che supera le dicotomie pregiudiziali tra pubblico e privato, tra liberalismo e socialismo. Precisa la presentazione di Maurizio Ferrera su La Lettura del Corriere della Sera.
Tema altrettanto urgente ed obbligatorio: l’emergenza climatica. Marsilio pubblica il titolo I Greenwood di Michael Christie (traduzione di Fabio Zucchella) ed è una saga famigliare compresa in un arco di tempo che comprende centotrent’anni a partire dal 2038: la catastrofe ambientale si è manifestata tragicamente e gli uomini hanno dovuto ricordare che il centro delle loro origini è la natura. Recensione di Patrizia Violi su La Lettura. Ma com’è che noi, uomini di scienza, civili e razionali, da lungo tempo non più analfabeti ma laureati, diplomati, specializzati, tecnologicamente avanzati, non abbiamo la percezione della realtà che abbiamo costruito nonostante ne accusiamo il danno quotidianamente? Forse non sono sufficienti le lauree, le specializzazioni e gli attestati della formazione continua; probabilmente ci sfugge continuamente qualcosa, di noi stessi. La seconda opera di Fabio Bacà, Nova (Adelphi) mette il dito nella piaga e, nell’avvincente e puntuale struttura narrativa, ci rende percepibile la separazione, la distanza tra la nostra interiorità e ciò che pensiamo essa sia. Recensione di Alessandro Beretta su La Lettura.
Uno dei rischi che accompagna un periodo di profonda crisi, anche economica, è l’entusiasmo facile verso il pensiero sbrigativo “del fare” che tenta di superare l’impasse senza darsi né il tempo né la possibilità dell’autocritica, della comprensione. Detta falsa reazione si fonda sullo sforzo di superamento della frustrazione spesso attraverso pratiche dinamiche “di gruppo”, di riconoscimento autoreferenziale. Il risultato di tale atteggiamento è notoriamente peggiorativo. Vengono alla mente gli entusiasmi dell’interventismo di primo Novecento che portò milioni di giovani ad arruolarsi in una guerra di cui non conoscevano niente, che li falcidiò e li stravolse psicologicamente. Il romanzo di Alexander Starritt, La ritirata (Guanda, traduzione di Luigi Maria Sponzilli) ricostruisce l’universo morale di un nazista attraverso l’affetto del nipote che ripercorre la vita dell’amato nonno. Recensione di Umberto Gentiloni su Robinson de la Repubblica. Le dinamiche “di gruppo” si alimentano celebrando definizioni identitarie e dichiarazioni iniziatiche di appartenenza. Ma quali sono le derive all’indulgenza verso questo comportamento? Sul Domenicale de il Sole 24 ore è presente uno stralcio del volume Identità assassine. La violenza e il bisogno di appartenenza di Amin Maalouf (La nave di Teseo, traduzione di Fabrizio Ascari). Sono tendenze che incidono sulla consapevolezza politica attuale. Nella lunga intervista di Roberto Saviano a Tom Nichols su La Lettura, oltre a presentare il volume Il nemico dentro. Perché siamo noi stessi a distruggere la democrazia (Luiss University Press, traduzione di Chiara Veltri), vengono precisati questi importanti ed attuali argomenti.
Sapete a cosa ci si riferisce con il termine polar? Si tratta della compresenza in un giallo del genere poliziesco e del noir. Il termine è in uso in Francia, ne parla un maestro del genere: Pierre Lemaitre nell’intervista di Annachiara Sacchi su La Lettura, dove si presenta il volume Il giallo secondo me. Dizionario d’autore dalla A alla Z (Mondadori, traduzione di Elena Cappellini, illustrazioni di Christian de Metter). Nell’intervista citata Lemaitre menziona la Bibbia, ed è proprio al testo sacro che Pietro Boitani si riferisce costantemente nel suo Rifare la Bibbia. Ri-Scritture letterarie (il Mulino). Si tratta di una corposa analisi di letterature celebri, a cominciare da Dante Alighieri e proseguendo, fra gli altri, con William Faulkner, John Milton, Joseph Roth, William Shakespeare, José Saramago, etc. Recensione di Gianfranco Ravasi sul Domenicale. I testi biblici incrociano le più celebri letterature, ma non solo: non sono estranei nemmeno alle teorie economiche, come realizza Carlo Bellavite Pellegrini nel suo Tra cielo e terra. Economia e finanza nella Bibbia (Bocconi Editore – Egea). Troviamo la recensione di Paolo Bricco sul Domenicale. Parliamoci chiaro, con quel nome non avrebbe potuto fare altrimenti: l’autore del libro intitolato Atlante dei paesi che non esistono più (il Saggiatore, traduzione di Alessandra Castellazzi) è Gideon Defoe. La recensione è di Paolo Albani e si trova sul Domenicale.
Non c’è personaggio più intrigante, affascinante di Michelangelo Merisi detto il “Caravaggio”. Il mistero, il genio, le peripezie, il crimine, la fuga verso la morte e l’arte fanno di quest’uomo un personaggio irresistibile. Due pubblicazioni, la prima La donna del Caravaggio di Riccardo Bassani (Donzelli) viene presentata dal celebre storico dell’arte Claudio Strinati; la seconda Solitudine Caravaggio di Yannick Haenel (Neri Pozza, traduzione di Margherita Botto) viene presentata da Dario Pappalardo. Ambedue le presentazioni si trovano sulle pagine di Robinson.
Per finire, l’autobiografia di un famoso veneziano: Pino Donaggio. S’intitola Come sinfonia ed è stata composta a quattro mani con Antongiulio Nancino (Baldini & Castoldi). La presenta Alberto Anile su Robinson de la Repubblica.
Andrea Oddone Martin
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