Rassegna Stampa Libraria – 18 febbraio 2024
Nel secondo dopoguerra, l’influenza dell’immaginario americano divenne prevalente in Italia. Ad esempio, l’epopea cinematografica e fumettistica del Far West irruppe nell’immaginario culturale italiano, occupandolo. Nel Selvaggio Ovest di Daniele Pasquini (NNEdizioni) l’epopea maremmana di fine ottocento si popola di briganti, crudeli vendette, ambizioni sfrenate, e gente il cui solo «compito era stare a cavallo, domare i puledri, guidare le mandrie al pascolo e obbedire»: i butteri e i …cowboy. Recensione di Ermanno Paccagnini su La Lettura del Corriere della Sera.
I pionieri si inoltrarono nella vastità americana, una nuova terra dove mettere su casa. Ma cosa significa “casa”? Il romanzo La meteorologa dell’israeliana Tamar Weiss Gabbay (Giuntina, traduzione Silvia Pin) ha il tono magico della novella, con equilibrio conduce il lettore nella condizione dell’errante alla ricerca di sé stesso, della sua vera casa. Recensione di Maurizio Fiorino su Robinson de la Repubblica.
L’urgenza pungola la vita, infonde energia nel tempo che scorre. Nel romanzo Gli occhi di Monna Lisa di Thomas Schlesser (Longanesi, traduzione Federica Merati) si racconta di un nonno che a Parigi, assieme alla nipotina affetta da una malattia degenerativa agli occhi, visita importanti opere d’arte contenute nei musei. Recensione di Stefano Montefiori su La Lettura.
L’energia nell’uomo può trasformarsi in furia, prepotenza, aggressività se non è sostenuta dall’immaginazione. Un’immaginazione del possibile, correlata alla realtà some sostiene Björn Larsson nel suo corposo Essere o non essere umani (Raffaello Cortina, traduzione Francesco Peri). Intervista a Larsson di Fulvio Paloscia su Robinson.
Essere sociale, l’uomo è soggetto in tutte le sue età ai rischi manipolatori. Nella società digital/televisiva dominate dai colossi della comunicazione questi rischi sono moltiplicati, ma non è necessario illuminare uno schermo per assoggettarsi a intenti manipolatori. Il romanzo La famiglia della scrittrice spagnola Sara Mesa (La nuova frontiera, traduzione Elisa Tramontin) ci immerge accuratamente nell’inferno dolce della manipolazione. Recensione di Cristina Taglietti su La Lettura.
Il mistero e la truffa, i vasti pascoli del “giallo” hanno la tonalità verde dell’ambiguità. Non fa eccezione l’ultimo corposo thriller di Robert Galbraith (pseudonimo di J.K. Rowling, proprio quella di Harry Potter) intitolato Sepolcro in agguato (Salani, traduzione Valentina Daniele, Barbara Ronca, Laura Serra, Loredana Serratore). Il detective Cormoran Strike si misura con le malebolge coercitive di una setta. Recensione di Severino Colombo su La Lettura.
Luca Serianni ci ha lasciato prematuramente da poco tempo, la sensazione di perdita luttuosa verso la cura della creatività del linguaggio anticipava di molto la sua dipartita. Infatti, Serianni combatteva da anni contro lo scadimento nell’utilizzo della lingua. In I giovani e l’italiano, Maria Silvia Rati (Franco Casati Editore) descrive le modalità con le quali l’utilizzo dei supporti digitali condiziona la possibilità espressiva, col risultato di «una testualità frammentata e asservita all’elemento multimediale». Recensione di Giuseppe Antonelli su La Lettura.
La lingua è la nostra dimora, è il viaggio del protagonista di Autobiogrammatica di Tommaso Giartosio (Minimum Fax) «verso la sua grammatica e il suo linguaggio, che diventano le coordinate in cui si muove la storia autobiografica», perpetuamente rivolta alla felicità e alla gioia. Recensione di Demetrio Paolin su La Lettura.
Felicità e gioia dell’esistenza, il correlato di ogni autentico linguaggio. Radici, maestro! di Pamela Pergolini (Carthusia, illustrazioni Daniela Iride) è un libro per l’infanzia in cui si ricorda il “Cavaliere Verde” della Musica, il Maestro Claudio Abbado e la sua passione per la Natura: amava ripetere «Mi sento un giardiniere prestato alle note». Recensione di Giulia Boero su Robinson.
L’inquinamento urbano è ambientale, non solo atmosferico; ma è difficile intendere questa enorme differenza se non spostiamo il nostro normale (o meglio, abitudinario e assuefatto) punto di vista. Alberto Vanolo coglie l’opportunità dell’autismo di suo figlio Teo per sperimentare prospettive indipendenti e rivelatrici. Il libro La città autistica (Einaudi) è recensito da Stefano Bucci su La Lettura.
Il filosofo tedesco Peter Sloterdijk ripercorre la storia del confronto tra la Natura e l’uomo in un agile volumetto intitolato Il rimorso di Prometeo. Dal dono del fuoco al grande incendio del pianeta (Marsilio, traduzione Giovanni Targia, Marina Pugliano). Recensione di Roberto Esposito su Robinson.
Potremo pagare il sempre più esoso prezzo della deriva tecnologica? L’uso di algoritmi, del riconoscimento facciale, dell’intelligenza artificiale hanno già una casistica problematica di cui il libro-inchiesta della giornalista Kashmir Hill intitolato La tua faccia ci appartiene (Orville Press) è solo un assaggio. Recensione di Roberto Casati sul Domenicale de il Sole 24 ore.
Nella crisi generalizzata dei modelli di riferimento, per le persone è sempre più difficile individuarsi. La generazione dei trentenni ricorre alle distopie per avere dei termini di riconoscimento, come dimostra l’autenticità della ritrattistica in La mia ragazza su Marte di Deborah Willis (Bollati Boringhieri, traduzione Paola del Zoppo). Recensione di Licia Troisi su Robinson.
La sempre più diffusa astensione dall’esercizio del diritto di voto è la chiara espressione della presa d’atto, della certezza dell’impotenza democratica. Quali sono oggi i mezzi di una reale partecipazione democratica nella difesa del diritto di resistenza e del benessere comune? Filippo Pizzolato, docente di Diritto Pubblico, precisa nel suo Resistenza, conflitto, partecipazione. Vitalità democratica e forme istituzionali (Vita e Pensiero Editrice) i limiti e le possibilità di una efficace partecipazione alla collettività della vita democratica. Recensione di Guido Alpa sul Domenicale de il Sole 24 ore.
Andrea Oddone Martin
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