Rassegna Stampa Libraria – 20 febbraio 2022
Nel bene e nel male, tutto finisce prima o poi. È dal 2002 che il vicequestore Norberto Melis indaga e risolve crimini e garbugli giudiziari. L’autore di questa serie, Hans Tuzzi, ha pubblicato l’ultima indagine del famoso Melis con il titolo Ma cos’è questo nulla? (Bollati Boringhieri). Ambientata in un paese dell’Italia del nord-est, luogo nel quale si raccolgono tutte le qualità economico-sociali distintive che potremo immaginare, la scrittura di Tuzzi rende palese nella metafora il tempo in cui si svolge la vicenda, storicamente prossimo alla nostra attualità. L’autore spiega le ragioni di questa uscita di scena e riprende il filo delle pubblicazioni precedenti nell’intervista di Alessandro Beretta che troviamo su La Lettura del Corriere della Sera. Ogni fine si tinge di malinconia, quando un personaggio ci accompagna da così tanto tempo e ci saluta è come se si congedasse un amico.
C’è una bella differenza tra amico e conoscente. In un mondo dove il digitale ha usurpato la cattedra dell’insegnante è impossibile stabilire una differenza qualitativa tra le due condizioni e addirittura una definizione univoca di “amicizia”. Al giorno d’oggi, come dovrebbe concretizzarsi l’amicizia? Robin Dunbar dirige l’Istituto di Antropologia cognitiva ed evoluzionista di Oxford e ha dato alle stampe il suo contributo al tema. Il titolo Amici. Comprendere il potere delle nostre relazioni più importanti è pubblicato da Einaudi, ne scrive Paolo Legrenzi sul Domenicale de il Sole 24 ore. Tra le relazioni più importanti, quelle generazionali pesano indubbiamente. L’ultima uscita di Amélie Nothomb è un omaggio alla figura del padre e si intitola Primo sangue (Voland, traduzione Federica di Lella). L’autrice presenta il volume nell’intervista di Stefano Montefiori su La Lettura. Le relazioni generazionali ci impongono riflessioni archetipiche, il passato risulta imprescindibile ed ampio come l’orizzonte osservato da un faro. Michele Orti Manara rievoca un confronto ancestrale nel suo Consolazione (Rizzoli): nel piccolo centro abitato immaginario ai piedi di un monte l’autore sviluppa metaforicamente la ripetizione di tensioni ataviche, periodiche e irrisolte della società. Recensione di Ermanno Paccagnini su La Lettura.
È urgente chiarirsi le idee, chi è l’uomo? Per profilarne l’interezza è più indicato l’atteggiamento scientifico o la riflessione teologico-filosofica? Sul Domenicale, mons. Gianfranco Ravasi recensisce L’uomo e la sua origine del teologo Francesco Brancato (Mimesis) e La fede salverà la scienza del filosofo Roberto Giovanni Timossi (San Paolo). Che l’uomo sia prevalentemente una creatura autoreferenziale, inutilmente aggressiva e sostanzialmente limitata è più che dimostrato, per esempio, dalle condizioni in cui ha ridotto il proprio habitat. Nel volume Antropocene e le sfide del XXI secolo (Meltemi) gli autori Alberto Felice de Toni ingegnere economico-gestionale, Gilberto Marzano esperto di computer-scienza e antropologo sociale e Angelo Vianello ordinario di Biologia all’università di Udine fanno il punto della situazione sottolineando, per i prossimi tempi, l’esigenza di un’etica della solidarietà e dello sviluppo di una nuova “cultura della complessità” per comprendere l’attualità. Mauro Ceruti ne scrive sul Domenicale.
Dunque, siamo alle solite. Eppure non mancano le memorie degli errori, ad esempio Jana Karšaiová descrive nel suo Divorzio di velluto (Feltrinelli) gli effetti che i rivolgimenti politici della Slovacchia hanno provocato nell’intimità dei nuclei famigliari, sconvolgendoli. Recensione di Donatella di Pietrantonio su Robinson de la Repubblica. In positivo e in negativo, un ruolo fondamentale è svolto dall’emozione che ci appartiene fin dai tempi più remoti: la paura. Ne siamo costituzionalmente impregnati, come afferma Daniel T. Blumstein nel suo Paura. Lezioni di sopravvivenza dalla natura selvaggia (Raffaello Cortina, traduzione Sabrina Placidi). Recensione di Marino Niola su Robinson. La natura, a saperla ascoltare, è una meravigliosa maestra. Lo sa Rick Bass che ha lasciato il lavoro nell’industria petrolifera per impegnarsi nella difesa dell’ambiente e scrivendo racconti come quelli raccolti in Cane da petrolio (Mattioli, traduzione Silvia Lumaca). L’intervista all’autore è di Annachiara Sacchi e si trova su La Lettura.
È indispensabile una direzione, un riferimento, una luce. Claudio Visentin dedica un libro “alle torri alte sul mare, battute dalle onde, sulla cui cima una luce risplende nella notte segnando una via”: il fascino dei fari è innegabile e maggiore nel caso dei fari di Scozia. Luci sul mare. Viaggio tra i fari della Scozia sino alle isole Orcadi e Shetland è pubblicato da Ediciclo e contiene anche i disegni di Alessandro Alghisi. L’autore presenta il volume sul Domenicale.
Segnaliamo la prossima riedizione di Senior Service (Feltrinelli) in occasione del cinquantesimo dalla scomparsa del protagonista di questo scritto dedicato dall’autore Carlo Feltrinelli al padre, Giangiacomo. Completata da ulteriori documentazioni rispetto la precedente, la riedizione dell’opera viene recensita da Tommaso Munari sul Domenicale de il Sole 24 ore.
Andrea Oddone Martin
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