Rassegna Stampa Libraria – 22 settembre 2024

Rassegna Stampa Libraria – 22 settembre 2024

L’utilizzo intensivo e quotidiano di piattaforme “social” è diffusissimo, a qualsiasi età. Le controparti paradossali di questo uso intensamente pervasivo sono la deriva nella patologica dipendenza e il fenomeno della solitudine, prodromo della disperazione. Lo scrittore e critico d’arte Daniel Schreiber dedica alla condizione di solitudine il libro Soli (Add Editore, traduzione Barbara Ivančić). Dello stesso Schreiber il contributo di vissuto personale sulla solitudine che troviamo su Robinson de la Repubblica.

Probabilmente è il fatto di appartenere ad una società parcellizzata in individualità autoreferenziali a determinare l’inconsapevolezza generale su ciò che consiste la Res Publica e sul suo inestimabile valore. Ad esempio, ai più non è chiara la distinzione tra “cosa pubblica” e “bene comune”: i beni comuni non appartengono a nessuno, come l’acqua, l’aria oppure i beni culturali; le cose pubbliche invece, sono di tutti e di ciascuno, ad esempio le istituzioni come la Scuola e la Sanità. Le istituzioni oggi soffrono, vanno rianimate, sostengono Paolo Gomarasca e Francesco Stoppa nel titolo Salviamo la cosa pubblica. L’anima smarrita delle nostre istituzioni (Vita e Pensiero), nel quale tra l’altro denunciano l’attuale asservimento delle istituzioni alle logiche del quantificabile e calcolabile e al delirio di efficientismo e autosufficienza tecnologica. Recensione di Francesca Rigotti sul Domenicale de il Sole 24 ore.

L’ambizioso e monumentale progetto letterario di Honoré de Balzac è intitolato La commedia umana (in analogia opposta alla Commedia dantesca) ed è rivolto al vissuto complessivo della società contemporanea allo scrittore francese. Anche la raccolta di racconti Tutte le luci accese di Ferruccio Parazzoli (Bompiani) si propone come una Commedia umana in miniatura, una catalogazione del genere umano, dei suoi vizi, delle piccolezze, delle banalità e dell’amore. Uno spaccato di vissuti terribili, insignificanti, a volte splendidi ma immancabilmente in cerca del significato che dia un ulteriore scacco all’ineluttabile. Recensione di Demetrio Paolin su La Lettura del Corriere della Sera.

Presumibilmente, l’aspirazione letteraria, l’intendimento dello scrittore è quello di restituire significati plausibili, narrazioni in cui il caos venga circoscritto e ordinato, in definitiva “compreso”; lo scrittore vorrebbe documentare il rapporto su una verità trascinata nel luogo in cui il vero non gode di alcun privilegio sul falso. La raccolta di racconti Un misterioso disordine di Gianluigi Paganelli (Effigie Editori, cura Massimo Baldi, Claudio Frosini) dipana esistenze fra realtà e irrealtà, tra potenziali accadimenti e cadute, vicende imperniate saldamente «nella caparbia industria dell’illusione». Recensione di Simone Innocenti su La Lettura.

Il talento dei grandi narratori è in grado di sviluppare pregnanza e intensità nell’equilibrio di minuti mezzi. Che dire del cinema di Alfred Hitchcock e di Orson Welles, oppure dei romanzi di Georges Simenon e di Graham Greene? Il talento chirurgico del dettaglio netto ed icastico nel corretto ritmo dell’emozione, segni incisi con mano ferma ed infallibile. Non fa difetto Un americano tranquillo di Graham Green (Sellerio, traduzione Alessandro Carrera, cura Domenico Scarpa), una mirabile alchimia fra introspezione ed azione, fra ciò che accade intorno e nei personaggi, vicende umane segnate da corrispondenze geometriche tra bene e male. Recensione di Emanuele Trevi su La Lettura.

Una necessaria interpretazione del capitalismo (che oggi denuncia il suo estremo fallimentare) non può comunque prescindere da una prospettiva economica, irrinunciabile principio di ogni esistenza. Ne Il campo dei miracoli. Viaggio economico nei capolavori della letteratura dell’economista Luigino Bruni (Marsilio) testimonia la trasversalità e la perennità di principi economici, nella loro trasformazione epocale a partire dalle pagine di capolavori letterari di tutti i tempi. Presentazione dello stesso Bruni sul Domenicale.

Ogni esistenza propone un’economia, un aspetto decisamente universale. La riflessione sul Cristianesimo oggi non è più circoscritta all’orizzonte occidentale, ma è soggetta ad un energico e vivace scambio interculturale come dimostra il teologo Juan José Tamayo in Teologie del Sud (Queriniana, traduzione Vincenzo Salvati). Recensione di Mons. Gianfranco Ravasi sul Domenicale.

Il tenace e profondo sodalizio tra l’uomo e il cavallo origina nella notte dei tempi ma si interrompe bruscamente, alla stregua di un rimosso psichico mai più rielaborato, con il recente avvento del trasporto meccanico diffuso. Il cavallo, per ognuno presenza quotidiana e viva fino al primo Novecento, scompare drasticamente nella seconda metà del secolo. Come se d’un tratto, dalle nostre vite svanissero tutti i cani. La lunga presenza ha accompagnato la storia dell’uomo succedendo, ad esempio, dal nobile e medievale destriero al bellicoso cavallo armigero del Rinascimento. A quest’ultima epoca è dedicato il bel volume intitolato Il cavallo da guerra e lo Stato del Rinascimento. Una storia politica, economica e culturale di Fabrizio Ansani (il Mulino). Recensione di Amedeo Feniello su La Lettura del Corriere della Sera.

Andrea Oddone Martin

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