Rassegna Stampa Libraria – 28 aprile 2024
Il tempo nel quale viviamo ha appiattito le varie età della vita sul modello unico di uno pseudo-giovanilismo reiterato e insistente. Ormai, una volta usciti dal mondo del lavoro, dalla possibilità di relazionarsi permanentemente con un nucleo sociale storico, gli anziani vengono “rimossi”, perdono la possibilità della loro voce, della visibilità sociale; in pratica queste persone spariscono nel limbo di strutture ricettive nelle quali talvolta non possono più proteggere nemmeno la propria dignità. Didier Eribon dedica Vita, vecchiaia e morte di una donna del popolo (L’Orma) alla propria madre, nell’impegno di rendere la voce sociale agli anziani di oggi. Stefano Montefiori intervista il filosofo francese su La Lettura del Corriere della Sera.
I rapporti generazionali sono stati sempre problematici accumulando molta letteratura. A partire dagli anni ottanta del Novecento è comparsa in forma embrionale la figura del “genitore/amico”. In Da parte di madre, Federica de Paolis (Feltrinelli) ritrae la generazione che per prima sperimentò questa mutazione sociale, un romanzo che tocca le corde profonde della relazione tra figlia e madre. Recensione di Raffaella de Santis su Robinson de la Repubblica.
Scrive Piergiorgio Paterlini nel memoir Confiteor (Piemme): «sono nato nell’Ottocento, ho vissuto il Novecento e ora sto passeggiando da un bel po’ nel XXI secolo». Nato nel 1954 nel profondo della “Bassa” emiliana di quotidianità antiche, Paterlini attraversa gli squilibri sessantottini dell’inquieto Novecento, forte di una formazione intellettuale e umana che gli permette di tessere una forma del tempo vissuto, suo e nostro. Recensione di Cristina Taglietti su La Lettura.
Esiste un punto di osservazione privilegiato e universale, dove tutte le verità si sciolgono e rendono possibile la visione. Quello di Blackburn, l’emarginato protagonista de Il custode di Ron Rash (La nuova frontiera, traduzione Tommaso Pincio). Egli è il guardiano del cimitero di una cittadina della Florida americana, la mano del destino nelle vite degli altri protagonisti del romanzo. Recensione di Gabriele Romagnoli su Robinson.
Gli istituti nei quali viene insegnato l’italiano agli immigrati sono luoghi dove l’intreccio di geografie, destini, epoche storiche, visioni e memorie si concretizza materialmente in una pluralità vigorosa. Eraldo Affinati raccoglie l’esperienza dei volontari della scuola Penny Wirton che operano a Casal Bertone, nella periferia capitolina, in Le città del mondo (Gramma Feltrinelli). Affinati presenta il volume sulle pagine di Robinson.
Ma chi sono gli estranei? La testimonianza del professor Alessandro Gazzoli in Estranei. Un anno in una scuola per stranieri (Nottetempo) presenta una realtà sorprendente, spesso in contrasto con ciò che potremmo attenderci. Recensione di Claudio Giunta sul Domenicale de il Sole 24 ore.
Suggestioni forti attraversano il romanzo Il cannibale di Tom Hofland (Carbonio, traduzione Laura Pignatti). La terribile prassi del “tagliatore di teste”, colui che nella riorganizzazione aziendale si occupa dei licenziamenti coatti, scivola a poco a poco dal grottesco della disumanizzazione all’incubo di un grand guignol. Recensione di Alberto Anile su Robinson.
Gli spazi e i tempi sono stati dilatati nell’immaginazione moderna. Gli “extraterrestri” sono un’espressione della tradizione più che un’invenzione della fantascienza. Un capitolo importante di questa tradizione è rappresentato dall’opera Cosmotheoros sive de terris coelestibus earumque ornatu conjecturae del filosofo e astronomo olandese Christiaan Huygens pubblicata postuma nel 1698 e ora riproposta da Mimesis a cura di Lorenzo de Piccoli con il titolo Cosmotheoros. Congetture sulle Terre celesti e sui loro ornamenti. Recensione di Franco Giudice sul Domenicale.
Corposo e prezioso il volume Il silenzio delle immagini, raccolta di saggi curata da Claudia Cieri Via e Micol Forti (Edizioni Musei Vaticani) che affilano l’immaginazione al cospetto dell’arte, nella dimensione riflessiva dell’opera supportata dalla sua lettura strutturale e persino dal suo ascolto. Adeguato al pregio del libro il corpus iconografico, recensione di Gianfranco Ravasi sul Domenicale de il Sole 24 ore.
Andrea Oddone Martin
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