Rassegna Stampa Libraria – 28 gennaio 2024

Rassegna Stampa Libraria – 28 gennaio 2024

In pieno inverno demografico è opportuno riflettere in maniera ampia e diversificata sulla dimensione odierna della genitorialità. In particolare, sulla maternità come propone Ilaria Maria Dondi in Libere. Di scegliere se e come avere figli (Einaudi), un vivace resoconto di testimonianze e di casistiche che si confrontano con il cambiamento sociale. Recensione di Antonella Lattanzi su La Lettura del Corriere della Sera.

Per confrontarsi con la dimensione della maternità del mondo premoderno, sempre sulla stessa pagina de La Lettura indichiamo il volume Le meraviglie del parto. Donare la vita tra Medioevo ed Età moderna della medievista Alessandra Foscati (Einaudi).

L’ambiguità diffusa tra amore e possesso segna le relazioni di numerose persone. Se alla confusione si aggiunge la gelosia, la situazione si caratterizza come pericolosa. Il nostro grande niente di Emanuele Aldrovandi (Einaudi) è un romanzo dalla forma sorprendente, in cui l’autore riesce a toccare l’intimità mentale di un portato culturale nocivo, autodistruttivo, dalla potenziale propensione all’ossessione psichica. Recensione di Alessandro Beretta su La Lettura.

L’ossessione celata dalla routine abitudinaria di provincia, nel romanzo Gli altri di Georges Simenon (Adelphi, traduzione Laura Frausin Guarino). Una famiglia, un morto, un tentativo di suicidio (forse simulato) sono gli ingredienti di questo romans durs, come li chiamava l’autore. Ma protagonista autentica di questa vicenda è l’inarrestabile avanzare della necrosi, della decomposizione, del marciume morale. Recensione di Bruno Quaranta su Robinson de la Repubblica.

Non c’è dubbio, per Alberto Savinio il luogo decisivo dell’intera vita di ciascuno, dalla generazione alla morte, è la casa. Esemplare il racconto Casa «la Vita». L’oggettività del luogo che abitualmente ci ospita determina la nostra qualità; in caso fosse il momento di “mutar pelle” e sentimento, il trasloco si fa necessario. La cinquantenne protagonista del romanzo A casa di Judith Hermann (Fazi, traduzione Teresa Ciuffoletti) un bel giorno decide con naturalezza di chiudere con la vita vissuta fino a quel momento: mette nella valigia i suoi ricordi e cambia residenza, per sentirsi poi finalmente a casa. Recensione di Carmen Pellegrino su La Lettura.

Pareva una lezione imparata, gli stati europei per quasi ottant’anni (prescindendo dal conflitto jugoslavo) hanno evitato la guerra. L’aggressione russa all’Ucraina ha interrotto questa fase diligente ed ha innescato una serie di conflitti che non possono essere considerati separatamente. Perché la guerra di Frédéric Gros (Nottetempo, traduzione Raffaele Alberto Ventura) cerca di formare un quadro organico attribuendo ad ogni regione, coinvolta direttamente o indirettamente, un ruolo internazionale nel rivolgimento epocale dell’inizio di questo millennio. Recensione di Roberto Esposito su Robinson.

Si direbbe: siamo alle solite. Del resto, l’esperienza pandemica ci ha insegnato qualcosa? Day, l’ultimo romanzo di Michael Cunningham (La nave di Teseo, traduzione Carlo Prosperi) racconta la storia di una famiglia americana negli anni in cui il COVID sterminò milioni di persone. Sulle pagine de La Lettura, un’ampia intervista a Michael Cunningham di Enrico Rotelli.

Ce ne siamo accorti tutti, il livello dirigente e manageriale medio, sia della pubblica amministrazione che generalmente nel privato, è scadente. In Licenziate i padroni. Come i capi hanno rovinato il lavoro, Marco Bentivogli (Rizzoli) denuncia l’avvento della mediocrazia che scambia realtà con fedeltà e rifiuta la dialettica tra intelligenze. Una concezione inadeguata e antieconomica se non antisociale, risposta opposta alle necessità e alle aspettative di un Paese oggi innegabilmente in crisi. Recensione di Alberto Orioli sul Domenicale de il Sole 24 ore.

Una situazione critica che ha come controparte l’odierna sfiducia generalizzata, soprattutto verso le risposte della politica: prive di concretezza. Le percentuali di voto sono chiare, sempre più elettori non si prestano alla politica-show e disertano le urne. Nel saggio Democrazia ultimo atto? Carlo Galli (Einaudi) offre una chiave di lettura della contemporanea crisi internazionale della democrazia. Recensione di Pietro del Soldà sul Domenicale.

Ricordate la collezione di amenità moderniste, di ammennicoli di plastica, di scherzetti da bancarella di uno dei più importanti e influenti storici e critici dell’arte, Federico Zeri? E le magnifiche inutilità grafiche del Codex Seraphinianus di Luigi Serafini? In L’utile e il futile. Tutti gli scritti di bibliofilia (Luni editrice, cura Mauro Chiabrando e Lucio Gambetti) sono raccolti tutti i contributi di Roberto Palazzi. Bibliofilo, libraio, antiquario, editore romano, celiava con leggerezza la vertigine della propria cultura e non scordava mai l’importanza del prossimo. Recensione di Massimo Gatta sul Domenicale de il Sole 24 ore.

Andrea Oddone Martin

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