Rassegna Stampa Libraria – 3 dicembre 2023
La cronaca di questo periodo ci mostra drammaticamente gli esiti crudeli dell’analfabetismo affettivo e relazionale diffuso. Soprattutto in ambito famigliare, la questione della qualità relazionale e dell’interesse affettivo verso il prossimo viene data per scontata (non si comprende a quale titolo). Rimangono le apparenze che spesso covano potenziali sciagure. Nel momento in cui si manifestano, la reazione costante è quella dello spaesamento, della doccia fredda, della sorpresa inaspettata. I profili delle persone protagoniste sono sempre definiti come insospettabili, ci si nasconde cercando giustificazioni nel cosiddetto raptus. Ma è evidente che determinate circostanze abbisognano di periodi gestatori lunghi, della solitudine nell’aderenza a modelli vuoti ed esteriori, di assenza di confidenza e di solidarietà intima, di interesse reciproco, tra famigliari, tra amici, spesso anche tra colleghi. Da anni il lavoro comunicativo di Enrica Tesio indaga le situazioni relazionali e i “caos” famigliari, l’ultimo suo libro I sorrisi non fanno rumore (Bompiani) è appena uscito. Recensione di Maurizio Crosetti su Robinson de la Repubblica.
La guerra in Ucraina è stata obliata da altri inquietanti avvenimenti ma, nonostante sia passata mediaticamente in terzo piano, prosegue drammaticamente. Serhii Plokhy insegna Storia Ucraina ad Harvard, suo il titolo Il ritorno della storia. Il conflitto russo-ucraino (Mondadori, traduzione Paola Marangon e Paolo Piccato). Marta Serafini intervista il prof. Plokhy su La Lettura del Corriere della Sera.
Nel libro Bianco di Sylvain Tesson (Sellerio, traduzione Marina di Leo) ritroviamo l’unicità dei luoghi nei quali la Verità non è mediata, nei quali l’uomo avrebbe l’occasione di incontrare sé stesso. Unicità in palese opposizione all’opinione (e alla pratica) di coloro che oggi irrompono e invadono turpemente la montagna, dissacrandola. Recensione di Sarah Savioli su Robinson.
Cosa accade nel momento in cui il nostro sguardo ha l’occasione di fissarsi nello sguardo di un animale della selva? Negli occhi di un lupo, ad esempio, si fa presenza la potenza della Natura e del Destino nel baluginio di un’apparizione. E se l’animale è il rappresentante di una stirpe la cui origine precede quella dell’uomo di alcuni milioni di anni? Il viaggio della tartaruga di Carl Safina (Adelphi, traduzione Isabella C. Blum) è interamente dedicato al gigante marino i cui antenati hanno vissuto con i dinosauri. Recensione di Niccolò Scaffai sul Domenicale de il Sole 24 ore.
L’estrema popolarità del tema “informatica, digitale, intelligenza artificiale, robotica, etc.” è dovuta alla diffusissima permeabilità acritica che viene opposta alla penetrazione del gadget-digitale in qualunque recesso, pubblico come privato, della nostra quotidianità. Naturalmente, le pubblicazioni fioccano e talune sono indubbiamente di valore. Il corpo artificiale. Neuroscienze e robot da indossare di Simone Rossi e Domenico Prattichizzo (Raffaello Cortina) tratta dell’evoluzione tecnologica come protesi al corpo. E se diventassimo noi le protesi alle macchine, prossimamente? Recensione di Edoardo Boncinelli su La Lettura.
La deriva patologica della bibliomania è cuccagna per il commercio librario antiquario. Infatti, non vi è nessuno più disponibile ad essere abbindolato di uno schiavo dell’amor furioso. Ne trattava nel 1965 Mario Praz, in un saggio oggi ripubblicato con il titolo Collezionare libri (Nino Aragno). «E naufragar m’è dolce in questo mare» cantò il Poeta. Recensione di Giorgio Villani sul Domenicale.
Ambientato con intelligenza nella Polonia dei nostri giorni, La primavera degli scomparsi di Anna Kańtoch (Voland, traduzione Raffaella Belletti) è l’avvincente abbrivio di una trilogia romanzesca della “nonna con la pistola”. Recensione di Giancarlo de Cataldo su Robinson.
Lo storico delle religioni e antropologo rumeno Mircea Eliade è stato anche autore di romanzi e racconti. Narrativa che oggi viene ripubblicata in due volumi da Castelvecchi di cui esce il primo Racconti fantastici I (a cura di Horia Corneliu Cicortas e Igor Tavilla). Recensione di Armando Torno sul Domenicale.
La nostra civiltà sta dimenticando le proprie origini? Gli astri benigni di Agostino Chigi. Peruzzi, Sebastiano e Raffaello nella Loggia della Galatea di Costanza Barbieri (L’ErmArte) è un accurato studio iconografico che ci riporta la cosmologia sulla quale tutt’ora riposano, con buona pace della modernità, i fondamenti ideali del nostro vivere. Recensione di Enrico Maria dal Pozzolo su Robinson.
Se esiste una realizzazione di cui l’intero Occidente è debitore all’antica Roma questa è il diritto romano. Il diritto romano non ha perso la propria vitalità con la caduta degli imperi e tutt’oggi se ne coltiva lo studio e la diffusione. Le vie del diritto romano di Luigi Capogrossi Colognesi è dedicato alla sua lunga storia, dalla nascita dell’antica Roma fino alla prima guerra mondiale. Un approfondimento articolato e dettagliato, recensito da Sabino Cassese sul Domenicale de il Sole 24 ore.
Andrea Oddone Martin
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