Rassegna Stampa Libraria – 3 marzo 2024

Rassegna Stampa Libraria – 3 marzo 2024

Frequentemente, solo un’unica opera determina la popolarità di un autore, tanto da rendere secondarie tutte le eventuali altre. È così per Luigi Serafini ed il suo Codex Seraphinianus, per Stefano d’Arrigo ed il suo Horcynus Orca, per lo scrittore Roberto Calasso e la sua opera unica articolata in più tomi, per Marcel Proust e la sua À la recherche du temps perdu, ed è senza dubbio così per Antonio da Negroponte di cui conosciamo solamente la magnifica pala d’altare custodita presso la veneziana Chiesa di San Francesco della Vigna. Elspeth Barker è mancata nel 2022, oltre ad una folta scrittura giornalistica di lei rimane un unico, fastoso e celebre romanzo: O Caledonia (Bompiani, traduzione Beatrice Masini). Recensione di Mariarosa Mancuso su Robinson de la Repubblica.

Sovente, il sostantivo “qualità” viene usato indifferentemente, nell’intento di connotare positivamente un’azione, una produzione, un manufatto, un comportamento, un’estetica, un valore, un progetto, etc. Non risulta immediato, però, precisare in maniera conclusiva i contorni, gli aspetti di questo usatissimo sostantivo. Sulla qualità di Robert M. Pirsig (Adelphi, cura Wendy K. Pirsig, traduzione Svevo d’Onofrio) raccoglie vari testi dell’autore de Lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta, «una sorta di “cassetta degli attrezzi” per accedere al cuore della metafisica della qualità» come indica Moreno Montanari nella recensione al libro che troviamo su Robinson.

Uno dei diffusi modi di porsi a confronto della complessità del mondo d’oggi si rifà alla pratica del complottismo, del negazionismo, dello scetticismo indifferenziato. In Sei scettico? Una filosofia antica per i tempi moderni (Einaudi) Antonio Sgobba si inoltra in tali lande della modernità in paragone alle antiche correnti filosofiche del pirronismo e del suo maggior portavoce, Sesto Empirico. Portata agli estremi, dove condurrà questa posizione difensiva? Ampia recensione di Nicla Vassallo sul Domenicale de il Sole 24 ore.

Il prologo comportamentale delle conseguenze pandemiche risaliva a ben prima del 2019, ed era televisivo. Un gruppo di persone, perlopiù famose, veniva ridotto all’isolamento sociale, costretto tra le mura di un’abitazione; ogni loro momento veniva filmato e diffuso nei canali televisivi. Era “Il grande fratello”. La realtà virtuale ci vuole rinunciatari, indolenti, frequentatori assidui di morbide superfici: divani, letti, canapè, sedie a sdraio; ci propone e propina l’illusione di avere il mondo a “portata di un click”: perché muoversi, agitarsi, adoperarsi, impegnarsi? Ne Le sacre pantofole. Sulla fuga dal mondo, Pascal Bruckner (Guanda, traduzione Sergio Levi) indaga questa popolarissima fenomenologia. Recensione di Gabriele Romagnoli su Robinson.

Come sostenere ed affrontare le inquietudini e i timori dovuti all’avvento delle cibernetiche e delle “intelligenze artificiali”? In Il visconte cibernetico. Italo Calvino e il sogno dell’intelligenza artificiale (Luiss University Press) Andrea Prencipe e Massimo Sideri riprendono la lezione e il metodo calviniani dell’alimentare l’attitudine alla creatività, del contrapporre all’ordine e alla prevedibilità del meccanismo combinatorio, pur sofisticato, la tendenza all’ignoto e all’improbabile della mente umana, nella quale l’impossibile giuoca fondamentali ruoli. Recensione di Mauro Ceruti sul Domenicale.

Seguendo la medesima pista, in Salvare il tempo. Alla scoperta di una vita oltre l’orologio (NR Edizioni, traduzione Raffaella Menichini) Jenny Odell propone l’antidoto alla prigione temporale della scadenza, dell’appuntamento, della scansione giornaliera imposta, dalle ritmiche confermate e alienanti. Recensione di Francesca Barbiero sul Domenicale de il Sole 24 ore.

Andrea Oddone Martin

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