Rassegna Stampa Libraria – 3 settembre 2023

Rassegna Stampa Libraria – 3 settembre 2023

Tutti la vogliono, la sbandierano con foga se viene nominata, appena pensano di possederla si impegnano per allontanarla quasi fosse melassa vischiosa, ad esempio consegnandosi mani e piedi all’algoritmo. Da lungo tempo, il concetto di libertà è stato dibattuto, discusso e scandagliato a vari livelli di conoscenza. Celebri filosofi hanno riflettuto sulla libertà e le sue caratteristiche. Kant, Hegel, Heidegger hanno definito da par loro l’idea di libertà e il grado in cui ne potremo (eventualmente) disporre. L’evoluzione attuale delle neuroscienze ha aggiunto tasselli importanti alla questione. Libertà, una malattia incurabile di Slavoj Žižek (Ponte alle Grazie, traduzione Vincenzo Ostuni) approfondisce l’argomento piuttosto esaurientemente, confrontandosi a vari livelli con il fantasma. Recensione di Roberto Esposito su Robinson de la Repubblica.

Trascorso un certo tempo dalla scomparsa dell’ultimo uomo, sulla terra continuerebbe a vivere la tecnologia. Una sofisticata tecnologia in grado di autoapprendere, capace di autoregolarsi all’ambiente, probabilmente di autogenerarsi, sicuramente di autoripararsi, esente dai difetti tipici dell’umanità quali, ad esempio, la tendenza a praticare professionalmente stupidità bulimica e autodistruzione. Il panorama distopico di un futuro che tuttavia non ci interessa, forse perché la nostra presenza non è prevista. Sulle pagine de La Lettura del Corriere della Sera, Nello Cristianini presenta due libri: il proprio La scorciatoia. Come le macchine sono diventate intelligenti senza pensare in modo umano (il Mulino) e Io & IA. Mente, cervello e GPT di Riccardo Manzotti e Simone Rossi (Rubettino).

La narrativa per ragazzi si avvale del medium dell’immaginazione per donare una visione plausibile della follia umana, una volta di più nel caso de L’ultimo bisonte di Annalisa Camilli (La Nuova Frontiera, illustrazioni Irene Penazzi). L’autrice è una giornalista di lunga esperienza sulla realtà dell’immigrazione, nel suo libro racconta la storia vera di una famiglia conosciuta in un Centro Caritas polacco, proveniente dal Medio Oriente in cerca di un futuro possibile. Recensione di Matilde Giuliani su Robinson.

Risale a pochi giorni fa l’incontro tra i rappresentanti dei Paesi emergenti (in senso economico) che costituiscono il cosiddetto BRICS, tra i quali figura l’India. Si intitola Figli di una nuova India il libro di Pankaj Mishra (Guanda, traduzione Federica Oddera) in cui, per mezzo dei tre ragazzi protagonisti, l’autore illumina le contraddizioni della modernità indiana, sostenuto dall’evocazione di V. S. Naipaul, con grande lucidità: «i social media che nelle mani dei miserabili diventano complici dell’ennesimo scherzo crudele della storia: indurre le persone che la società aveva distrutto in modo irrevocabile a sognare di possedere un margine di intervento, una forma di potere». Recensione di Marco Masciaga sul Domenicale de il Sole 24 ore.

Criptovalute? Uscita dall’Euro? Polemica sulla valuta? Ritorno alla moneta nazionale? Astrazione economica delle pratiche finanziarie? Ma cos’è veramente il denaro se non l’espressione, impersonale quanto necessaria, dei rapporti sociali e della politica? E lo è ancora oggi oppure si è trasformato in qualcosa di diverso? Il saggio Teoria politica del denaro. Da Aristotele a Keynes di Stefan Eich (Treccani, traduzione Elisabetta Spediacci) attraversa millenni di pensiero in cui la moneta è stata di volta in volta oggetto di interpretazioni elevate e bassamente interessate. Recensione di Marco Onado sul Domenicale.

Il mare, un’isola senza nome, un faro, un vecchio e il denso sciame dei suoi ricordi. Su tutto il linguaggio scultoreo di Karen Jennings e la denuncia delle conseguenze nefaste del postcolonialismo: Un’isola (Fazi, traduzione Monica Pareschi). Recensione di Monica Acito su Robinson.

L’epica nipponica trova la sua casa italiana nella collana Kimochi di Rizzoli: esce per la prima volta in occidente Brucia spada di Ryōtarō Shiba (traduzione Giuseppe Giordano), il primo volume di una serie che ci catapulterà in un mondo nel quale il valore di un uomo viene misurato sul suo coraggio e sulla sua forza d’animo, «perché un vero samurai non ha bisogno di parole». Ilaria Zaffino recensisce il volume e presenta la collana su Robinson.

Nel magnifico Il mestiere delle armi, il compianto regista Ermanno Olmi rievocava il passaggio tra antichità e modernità nelle gesta dei lanzichenecchi di Carlo V che nel 1526, nella battaglia di Governolo nel mantovano, sconfissero l’esercito papalino comandato da Giovanni dalle bande nere, uccidendolo con i moderni cannoni, prima di proseguire verso il Sacco di Roma del 1527. La fine dell’ordine cavalleresco e l’avvento delle monarchie nazionali. Queste vicende storiche furono precedute dalla cruenta battaglia di Pavia del 25 febbraio 1525, in cui si confrontarono gli eserciti di Francesco I di Valois, Re di Francia, e di Carlo V d’Asburgo, Re di Spagna e signore di mezza Europa. Sostituendosi per l’occasione a Francesco Guicciardini, il romanziere Jean Giono raccontò questo importante tassello storico e politico in Il disastro di Pavia. 1525: la sconfitta di Francesco I in Italia (Edizioni Settecolori, traduzione Franco Pierno, introduzione Giuseppe Scaraffia, postfazione Franco Cardini). Recensione di Massimo Firpo sul Domenicale.

«… ma in Italia son già mille e tre!» canta Leporello le gesta di Don Giovanni dal suo catalogo, nell’opera di quel genio di Mozart. Già, ma che cos’è un genio? La questione è particolarmente complicata, per individuare una definizione appropriata ci vorrebbe … un genio! In un passo intitolato Il genio, Fernando Pessoa scrisse: «Un uomo grande, superiore – un surhomme – è uno nel quale sono presenti in sommo grado: Riflessione, Coscienza e Sforzo, i tre stati di maggiore autocoscienza, quasi esclusivamente umani». Nell’introduzione al volume Il genio (Rizzoli, traduzione Elisa Banfi, Rosangela Cantalupi, Annalisa Crea, Daniele Didero, Stefano Galli, Alessandro Vanoli, Roberta Zuppet), Harold Bloom trovò la felice frase: «La vitalità è la misura del genio». Ad ogni modo, il libro si sostanzia poi in un catalogo di cento personalità letterarie “geniali” che abbraccia secoli. Pure lo storico Peter Burke, nel libro Il genio universale (Hoepli, traduzione Emanuela Braida) si cimenta nell’attività catalogatoria rinunciando però alla specifica di disciplina, rimanda perciò al genio tout court inneggiando all’enciclopedismo opposto alla specializzazione. Recensione di Marino Niola su Robinson.

Che scalpore la pittura di Caravaggio! E che fascino la storia di Michelangelo Merisi, pittore maledetto: arte e violenza, mistero e leggenda. La “Bibbia” sul pittore lombardo è Michelangelo Merisi da Caravaggio. Documenti, fonti e inventari 1513-1883 di Stefania Macioce (Ugo Bozzi Editore) che ora esce in edizione ampliata. Recensione di Alessandro Zuccari sul Domenicale de il Sole 24 ore.

Andrea Oddone Martin

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