Rassegna Stampa Libraria – 30 aprile 2023
Privati dei modelli del passato, i sessantenni di oggi sono persone in cerca d’identità. È così che le pratiche quotidiane sconfinano in tic nevrotici, il lavoro diventa una scialuppa di salvataggio, il tempo si combatte ritmando istericamente cyclette e flessioni, si assumono metodicamente bevande magiche, ringiovanenti, esotiche, antinvecchiamento, trattamenti estetici, pomatine, botulini, si sforzano le asole di camicie slim, si sfoggiano acconciature adolescenziali, barbe motociclistiche. I ragazzi di sessant’anni di Romolo Bulgaro (Einaudi) è un libro che scorrazza brillantemente sui paesaggi sociali del suo Veneto, in rapita escandescenza linguistica, disincanto e comicità, cinismo e pietà. Recensione di Angelo Ferracuti su La Lettura del Corriere della Sera.
Anche il dott. Lorenzo Righi è un sessantenne, il protagonista di Ogni rancore è spento di Claudio Piersanti (Rizzoli) e anch’egli combatte con un disagio, esteriorizzato e non compreso. Sarà il sopraggiungere di un amico d’infanzia e di una giovane sedicenne a far scattare finalmente in lui una dinamica di redenzione. Recensione di Demetrio Paolin su La Lettura.
Chissà, forse è proprio nella transizione di questi decenni che portano saltuariamente, con delicatezza e circospetta titubanza, l’attenzione del pensiero alla soglia tra il giorno e la notte. Il pregevole volumetto intitolato Il vecchio gioco di esistere (Hacca Edizioni) raccoglie una serie di necrologi formulati da Giorgio Manganelli, preziose incisioni cesellate dal bulino dell’impareggiabile Maestro. Recensione di Salvatore Silvano Nigro sul Domenicale de il Sole 24 ore.
Generalmente, il periodo storico denominato Rinascimento è investito da un ideale positivo di riscatto, di emancipazione ricca e festosa, di evo positivo e risolutamente progressista. Pochi comprendono la realtà di faglia problematica, di trauma antinomico, di valico complesso, rappresentata dal Rinascimento. In definitiva un periodo di crisi profonda, accompagnato da una densa letteratura, complice la gigantesca proliferazione editoriale dovuta alla stampa a caratteri mobili. Fu Benedetto Croce a scandagliare lungamente la letteratura prodotta tra Rinascimento e le fasi successive della storia italiana, lasciandone inestimabile traccia nella ricchissima raccolta Poeti e scrittori del pieno e tardo Rinascimento ora disponibile in una nuova pubblicazione per i tipi di Bibliopolis. Recensione di Lina Bolzoni sul Domenicale.
Il fenomeno migratorio è colossale e continuo, lo sradicamento genera spaesamenti nella coscienza che non riconosce alcuna appartenenza originaria. Il fraintendimento di senso degli usi e costumi, dei lessici, delle significative sfumature linguistiche (di importanza capitale, come conoscono bene i traduttori) spesso diventano letteratura. Come nel caso del romanzo Come dividere una pesca di Noor Naga (Feltrinelli, traduzione Francesca Pè). Noor Naga è canadese di origine egiziana, nata a Philadelphia in Pennsylvania, cresciuta a Dubay. Si è formata all’Università di Toronto ed ora vive al Cairo. Recensione di Nadeesha Uyangoda su Robinson de la Repubblica.
La questione israelo-palestinese è una ferita aperta che non dà ancora segni di una possibile rimarginazione. Lo scrittore israeliano Amos Oz, sei mesi prima di lasciarci definitivamente, tenne un intervento all’Università di Tel Aviv. Il testo di questa conferenza ora è pubblicato con il titolo significativo di Resta ancora tanto da dire. L’ultima lezione (Feltrinelli, traduzione Elena Lowenthal). Recensione di Cristina Taglietti su La Lettura.
La cultura della Natura e la Natura della cultura, un chiasmo manifesto nell’antica sostanza dei miti come nelle circa duecento pagine del libro intitolato Vita immaginaria di un alloro di Mario Fortunato (Aboca Edizioni). Un romanzo-mondo che «colloca la quotidianità nel perenne», recensito con ammirazione da Simone Innocenti su La Lettura.
L’intensità dei romanzi di Jane Austen proviene ulteriormente dai meravigliosi paesaggi inglesi che li ospitano. Lo sa bene Giuseppe Ierolli, che ha tradotto tutte le opere e tutto l’epistolario della Austen, e inoltre presiede la Jane Austen Society of Italy. In Inghilterra con Jane Austen. Tra abbazie, cottage e salotti (Giulio Perrone) è il titolo del libro in cui Ierolli propone un affascinante ed accurato periplo delle incantevoli località in cui si svolse l’intera vita della scrittrice britannica. Recensione di Nicol degli Innocenti sul Domenicale.
Fin da quando è nato, il mondo editoriale ha dato prova di una vivacità senza pari, un palcoscenico brulicante di personaggi di tutte le fattezze, per tutte le misure. Studioso del settore più che affermato, Robert Darnton ci propone un ulteriore testo sull’editoria nell’Ancien Régime: Editori e pirati (Adelphi, traduzione Svevo d’Onofrio), in cui trova conferma la collettività rigurgitante che popola il mondo editoriale, uno spaccato d’umanità incomparabile. Recensione di Chiara Valerio su Robinson de la Repubblica.
Andrea Oddone Martin
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