Rassegna Stampa Libraria – 4 settembre 2022

Rassegna Stampa Libraria – 4 settembre 2022

I fasti del “trentennio glorioso”, come viene denominato dagli economisti il periodo di fenomenale crescita economica e sociale compreso tra la fine della Seconda Guerra Mondiale e il 1975, si sono definitivamente dissolti. Oggi ci rimangono i ricordi di un periodo più che straordinario al punto da sfiorare la leggenda e lo sforzo del confronto con un’economia reale, in crisi profonda. La narrativa di Pierre Lemaitre si confronta con la storia recente francese e nel suo ultimo Il gran mondo (Mondadori, traduzione Elena Cappellini) racconta la storia di una famiglia che attraversa il famoso trentennio. Stefano Montefiori intervista l’autore sulle pagine de La Lettura del Corriere della Sera.

Lemaitre si rivolge esplicitamente ad un passato recente, immediatamente anteriore ai nostri anni mentre l’americana Lauren Groff ambienta il suo Matrix (Bompiani, traduzione Tommaso Pincio) nel Medioevo, trattando però argomenti di stretta attualità come il rapporto tra la religione, il cambiamento climatico e il ruolo sociale femminile. Marco Bruna intervista Lauren Groff su La Lettura.

«Abbiamo interpretato il Libro della Genesi con arroganza,» afferma Lauren Groff «abbiamo frainteso la sovranità dell’uomo sulla Terra con il dominio incosciente dell’uomo sulla Terra» e per comprendere concretamente la discrepanza possiamo leggere Casa fatta di alba di Navarre Scott Momanday (Black Coffee, traduzione Sara Reggiani). Momanday è un nativo americano, della tribù Kiowa. Il romanzo, uscito negli anni Sessanta nel Nord America, giustappone il rapporto dei nativi e dei bianchi di origine europea con la Natura: compresa con l’incanto opportuno dagli indiani, depredata nell’indifferente ignoranza dai bianchi. Recensione di Lara Ricci sul Domenicale de il Sole 24 ore.

Un fattore in costante e progressiva crescita da almeno vent’anni è la violenza. Violenza esplicita, occulta, diretta e indiretta; al giorno d’oggi è necessario riflettere prima di dare un colpetto di clacson, un semplice diverbio finisce sempre più spesso con una coltellata; il fenomeno delle baby-gang violente; gli omicidi a sfondo sessuale/sentimentale; la crudeltà vigliacca ed esiziale del cyber-bullismo; la codardia delle violenze domestiche. Fenomeni che vengono registrati nell’indifferenza di una società benpensante e nulla, ammorbata dall’apatia, esposta per ignavia. Daniele Aristarco rivolge ai giovanissimi il suo Le avventure di Alessandro Mignolo (Einaudi Ragazzi, illustrazioni Giuseppe Ferrario), nell’impegno di orientare alla nonviolenza, alla pratica di mentalità alternative ma veramente vincenti. Aristarco presenta il volume su Robinson de la Repubblica.

Un autore di successo (è un eufemismo), esperto del Male quotidiano, è Stephen King che ci propone il suo ultimo e importante Fairy Tale (Sperling & Kupfer, traduzione Luca Briasco). Recensiscono il volume Antonella Lattanzi su La Lettura e Luca d’Andrea su Robinson.

Le maschere pirandelliane della nostra vita sono posticce ma, nell’abitudine, possono considerarsi autentiche per eccesso di credulità. Diventa allora impossibile stabilire il limite, discriminare l’opportunità dalla necessità: in pratica ci sostituiscono. Chi esiste? Noi o la nostra maschera? Le regole del gioco. Guida ai primi segreti della recitazione (Franco Angeli) è un manuale professionale per attori di cui l’autrice, Anna Laura Messeri, è una prestigiosa insegnante di teatro. Antonio Audino presenta il volume sul Domenicale.

Del resto, la sfida è antica e già scolpita nella pietra del tempio delfico: Conosci te stesso. D’un tratto ci troviamo di fronte al mistero della coscienza: il cervello umano, fatte salve le strutture biologiche e le esperienze acquisite, sviluppa stati mentali complessi come l’autocoscienza. Ma non sappiamo ancora come ciò accada. Paolo Mazzarello è uno storico della medicina ed ha scritto il thriller Il mulino di Leibniz (Neri Pozza). Un neuroscienziato intuisce che internet è diventata cosciente e sta prendendo il controllo della Terra; questo il tratto fondamentale di un romanzo ricco di riferimenti storici, filosofici, etici, morali e, naturalmente, scientifici. Gilberto Corbellini presenta il volume sul Domenicale.

Ma è noto che l’unico, ineguagliato sale della mente umana si chiama ironia. Fëdor Dostoevskij dimostra questo assunto nel racconto Il coccodrillo (Adelphi, traduzione Serena Vitale), metaforica quanto spassosa narrazione della bieca, riduttiva e assurda condizione mentale imposta dalle strette gerarchie dei funzionari statali russi e dalla mentalità piccolo-borghese. Recensione di Wlodeck Goldkorn su Robinson.

È un fatto generale che ormai abbiamo rinunciato al pregiato strumento della parola (che necessita di una certa capacità cognitiva e mentale) sostituendolo con l’immediatezza delle immagini (immagini basiche, parenti strette della segnaletica, funzionali alla velocità di superficie alla quale ci siamo condannati). Suggestiva perciò la proposta di Andi Watson, fumettista e sceneggiatore britannico pluripremiato, del titolo Book Tour (Edizioni BD, traduzione Simone Roberto). Si tratta infatti del racconto a fumetti di uno scrittore impegnato nella promozione di un suo libro, tour che si rivelerà fallimentare al punto da disperdere l’identità dello scrittore. La recensione è di Alessandro Beretta e si trova su La Lettura del Corriere della Sera.

Andrea Oddone Martin

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