Rassegna Stampa Libraria – 6 agosto 2023
Fin quasi al termine del Novecento, l’atmosfera peculiare del milieu letterario ed editoriale italiano spesso si ricreava nelle consuetudini che portavano i protagonisti alla frequentazione di determinati luoghi, sovente ameni. Bocca di Magra, fra Liguria e Toscana, per Elio Vittorini, Cesare Pavese, Marguerite Duras, Giansiro Ferrata, Giulio Einaudi, Vittorio Sereni, Franco Fortini, Giovanni Raboni, tra gli altri. Castiglion della Pescaia, precisamente Roccamare per Italo Calvino, Carlo Fruttero e Franco Lucentini, Pietro Citati, tra gli altri. Rhêmes Notre Dame in Val d’Aosta per i ritiri di redazione dell’editore Einaudi, con Norberto Bobbio, Giorgio Manganelli, Daniele Ponchiroli, Delio Cantimori, Carlo Ginzburg, Franco Venturi, tra gli altri. Nel libro Ultima estate a Roccamare (Neri Pozza), Alberto Riva percorre questi luoghi eletti nelle storie delle persone che li frequentavano, alla ricerca della moltitudine di significati e di intenzioni che erano nei libri che producevano in quella irripetibile (col senno del poi) stagione. Recensione di Daniele Rielli su Robinson de la Repubblica.
Negli ultimi quarant’anni è accaduta una radicale mutazione. Ad esempio, sono proliferati esponenzialmente i premi letterari, tanto da originare una letteratura a sé. Emiliano Ceresi, Giacomo Ferrara e Mattia Fiorillo curano Tutti i nostri premi (Racconti Editore), una raccolta di racconti di scrittori noti e meno noti sull’iridescente casistica collaterale dei premi letterari. recensione di Alessandro Beretta su La Lettura del Corriere della Sera.
Per Carlo Emilio Gadda, all’esperienza della guerra preventivamente auspicata e caldeggiata corrispose la disillusione più totale, la testimonianza del suo Giornale di guerra e di prigionia (Adelphi) non lascia spazio a dubbi. Nel romanzo La volontaria (Guanda, traduzione Laura Bosio), Adrien Bosc ricostruisce la breve esperienza nelle file degli anarchici della formazione Buenaventura Dorruti della filosofa Simone Weil durante la Guerra civile spagnola, alla quale corrispose la delusione del disincanto. Recensione di Fabio Gambaro su Robinson.
Il terribile conflitto Russo-Ucraino pone alla ribalta il confronto tra cultura slava e cultura dell’occidente mai risolto e, soprattutto, generalmente mal compreso. Nel romanzo Alla vigilia del 1860 (Carbonio, traduzione Mario Caramitti), Ivan Turgenev descrive in maniera limpida le varie facce ideali del mondo russo, persistenti tutt’oggi. Recensione di Wlodek Goldkorn su Robinson.
La prigione è il luogo di privazione della libertà e ce lo immaginiamo in genere come un grande edificio cementizio, ricco di sbarre, guardiole e cancelli. Ma non esistono solo le prigioni materiali; la libertà viene sottratta anche nelle prigioni mentali, nelle prigioni sociali, nelle prigioni ideali. Come dimenticare le sciagurate leggi razziali del 1938? Furono sostenute dall’autorità della scienza. San Domino è un’isola delle Tremiti pugliesi nella quale gli omosessuali a quel tempo venivano messi al confino. È uno dei principali luoghi del romanzo Gli scordati di Emanuele Firinu (Sperling & Kupfer), che racconta del comune dramma diversamente vissuto dai due personaggi principali. Recensione di Jessica Chia su La Lettura.
Annullata la cultura agricola (quella quotidiana, non industriale), immersi da decenni nello sfruttamento del suolo e dell’ambiente, nell’edilizia selvaggia, spogliati di qualsiasi riferimento diretto all’alimentazione (compriamo tutto), abbiamo bisogno di rifondare una cultura condivisa del rapporto con la Natura. Ci prova Mario Tozzi, divulgatore scientifico, a dare un quadro dello stato di fatto ad un pubblico di ragazzi. Senza edulcorazioni ideologiche, Tozzi fa il punto della situazione in Perché il clima sta cambiando? (Einaudi) e presenta il volume sulle pagine di Robinson.
Tra numerosi tabù, quello della “redistribuzione” va per la maggiore. Redistribuzione di profitti, di possibilità, di potenziale, di ricchezza, di risorse. L’argomento è trasversale e viene trasversalmente insabbiato. Il corposo saggio Come pochi Paesi sono diventati ricchi e perché gli altri rimangono poveri di Erik S. Reinert (Castelvecchi, traduzione Monica di Fiore) permetterà di pareggiare ogni lacuna, mentre i grandi media continueranno ad evitare o a trattare senza consistenza il tema della “redistribuzione”. Recensione di Marco Onado sul Domenicale de il Sole 24 ore.
Come afferma provocatoriamente Oliviero Toscani, ormai siamo tutti suoi colleghi, tutti fotografi. Tutti vittima della chimerica veridicità dell’immagine fotografica, del suo essere autonomamente documentale. Joan Fontcuberta precisa i limiti oggettivi della fotografia nel saggio Contro Barthes. Saggio visivo sull’indice (Mimesis). Recensione di Michele Smargiassi su Robinson.
Nel caso ci si trovi nella necessità dei servizi sanitari, oggi taluni potrebbero esclamare: «… era meglio nel Medioevo!». Hanno senz’altro letto il libro Ammalarsi e curarsi nel medioevo. Una storia sociale di Tommaso Duranti (Carocci), nel quale l’autore racconta la medicina e la sanità medievale, a partire dall’idea di malattia. Recensione di Gilberto Corbellini sulle pagine del Domenicale de il Sole 24 ore.
Andrea Oddone Martin
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