Rassegna Stampa Libraria – 8 gennaio 2023
Reduci da una pandemia che ha sconvolto le nostre abitudini, ci troviamo ora nella zona grigia, confusa del “post”. È vero che il virus circola ancora, ma ora la percezione del rischio è decisamente bassa. Tant’è, non siamo gli stessi di prima. L’esperienza dell’emergenza Covid ci ha segnato profondamente: l’approssimazione delle strutture di emergenza, le polemiche scientifiche e politiche, la scoperta della carenza di personale sanitario, di strutture adeguate (smantellate negli anni), l’inefficienza nel fare rispettare gli obblighi comportamentali (nonostante i decreti sanzionatori). Evidenze che ci hanno fornito la misura reale della nostra debolezza. Una debolezza inaspettata quanto concreta. La sensazione prevalente è lo spaesamento. Siamo deboli e indifesi, ci dobbiamo arrangiare più di quanto credevamo. Ce ne siamo resi conto grazie al virus. Senza respiro di David Quammen (Adelphi, traduzione Milena Zemira Ciccimarra) ci restituisce narrativamente l’epidemia. In continuità con il suo precedente (e profetico) Spillover, dà sostanza di racconto alla complessità relazionale tra persone, luoghi, organismi e ambienti innescata dalla pandemia. Recensione di Niccolò Scaffai sul Domenicale de il Sole 24 ore.
Altrettanto profetico si rivelò il libro I donatori di sonno di Karen Russell (SUR, traduzione Martina Testa). Pubblicato in America nel 2014, ben cinque anni prima dell’avvento di Covid-19, il romanzo tratta di una pandemia: un’inarrestabile epidemia di insonnia. Si chiama “insonnia terminale” la patologia che affligge milioni di persone le quali, in caso di disponibilità da parte di donatori, possono giovarsi di trasfusioni di sonno. Volontariato, avidità, generosità, umanità, sfruttamento, tentazioni, sacrificio, il bene e il male si intrecciano inestricabilmente in queste righe. Recensione di Michela Marzano su Robinson de la Repubblica.
La modernità ha tolto il bene e il male dalla comunità e li ha messi nelle mani dell’individuo. Lo sapeva Kathy Acker già nel 1984, anno in cui fu pubblicato il suo Sangue e viscere al liceo ora riproposto da LiberAria (traduzione Claudia Durastanti, prefazione Tiziana lo Porto). La cifra dell’individualismo domina incontrastata per tutto il romanzo nella violenta, affamata e disperata affermazione del sé della protagonista. Recensione di Alessio Torino su La Lettura del Corriere della Sera.
“Individualismo” è solo una delle tappe del viaggio intrapreso nella modernità. Siamo fortemente convinti del prossimo completo raggiungimento dell’identità digitale, interamente sostitutiva dell’identità umana. È ciò che paventa I corpi dell’estate di Martin Felipe Castagnet (Zona 42, traduzione Francesca Signorello): le persone si sono trasformate in files che fluttuano eternamente su internet, e possono di volta in volta essere masterizzate in corpi diversi. Del resto, a furia di metafore tecnologiche tipo: «il cervello è come il processore di un personal-computer», «la memoria è come un hard-disk», etc. Recensione di Pablo Maurette su Robinson.
Ci troviamo al culmine di un lungo processo generatosi nel XV secolo e sintetizzato dal panteismo spinoziano che, secondo Emanuele Dattilo, si pone al fondamento della modernità. Fra gli altri argomenti, nel suo La vita che vive (Neri Pozza), Dattilo approfondisce storicamente e filosoficamente il concetto di conatus, “sforzo vitale”, implicandolo al concetto di “desiderio”. Recensione di Sossio Giametta sul Domenicale.
Di questi tempi, la speranza è che prevalga il desiderio di armonizzare le nostre esistenze con l’ambiente che ci accoglie. Bompiani pubblica l’opera di Josephine Johnson, saggista e poetessa nonché ambientalista ante litteram. Dopo l’ottimo Ora che è novembre è la volta de L’isola dentro l’isola (Bompiani, traduzione Beatrice Masini, illustrazioni Chiara Palillo), testo in cui l’ambientalismo quotidiano di Johnson raggiunge la poetica di una metafisica della rivelazione. Presenta il libro Alessandra Sarchi su La Lettura.
Ultimamente si ha un bel parlare di “famiglie & imprese” ma si ha la netta sensazione, se non la certezza, che alle parole pronunciate corrisponda una conoscenza particolarmente astratta. In un paese dove l’ideologia sostituisce la realtà e nel quale, ad esempio, non vi è mai stato un vero “piano industriale” possiamo affermare di conoscere veramente l’imprenditoria? La voce nell’Enciclopedia Treccani di Franco Amatori viene oggi offerta separatamente nel volumetto L’impresa italiana. Storia e contesti (Treccani) e dà un quadro di riferimento per iniziare a inquadrare l’argomento. Recensione di Salvatore Carrubba sul Domenicale.
Gli appassionati della giallistica già conoscono l’inglese Angela Marsons, il suo primo thriller Urla nel silenzio era uscito nel 2015. Nel Regno Unito, Promessa mortale venne pubblicato nel 2018 ed ora è disponibile anche in traduzione italiana (Newton & Compton, traduzione Giulio Lupieri). In luogo di una recensione, La Lettura propone uno scritto inedito della scrittrice inglese intitolato Lasciami andare. L’opportunità per i lettori di apprezzare lo stile della Marsons.
Conservare il libro intonso, al punto da evitare l’innervamento della costa (o dorso) socchiudendolo invece di aprirlo, oppure farsi animatamente abbracciare dalle sue pagine, scrivendone i lembi come bambini sui muri di casa? La tradizione della glossa, della postilla si perde nella notte dei tempi. Giancarlo Petrella ne segue le evoluzioni con appassionante dottrina del suo Scrivere sui libri. Breve guida al libro a stampa postillato (Salerno Editrice). Presenta il libro Benedetta Craveri su Robinson.
Segni dei tempi: oggidì, il ritrovo amicale come la pausa solitaria al bar vengono celebrati con il banale, piatto gusto dello spritz; in tempi non più recenti, al bar era consuetudine bearsi degli effluvi aromatici e complessi del popolare vino aromatizzato, il vermouth. Bevanda di origini settecentesche, il vermouth ha accompagnato l’umanità fino alla seconda metà del XX secolo. Una lunga storia ripercorsa da Giusi Mainardi nel suo Vermouth di Torino. Dai liquoristi del Settecento il vino profumato che inebria il mondo (Kellerman). Presenta il libro Andrea Merlotti sulle pagine del Domenicale de il Sole 24 ore.
Andrea Oddone Martin
© RIPRODUZIONE RISERVATA