Rassegna Stampa Libraria – 9 giugno 2024

Rassegna Stampa Libraria – 9 giugno 2024

L’idea che abbiamo di Europa avrebbe bisogno di un costante riepilogo delle sue azioni dalle ricadute positive su territori e persone. Generalmente, non ci sono presenti i finanziamenti alle infrastrutture energetiche, urbane, trasporti, ospedali, scuole, piccole e medie imprese che l’UE eroga in maniera diffusa e consistente da anni. La politica interna non trova vantaggio nell’informare capillarmente in merito, per cui tali argomenti ci sfuggono. Inoltre, il diritto europeo tutela i propri cittadini, l’Unione Europea promuove e sostiene la prosperità complessiva. Pur essendo decisamente necessaria, l’UE soffre di una fragilità congenita, sin dalle prime fasi del suo concepimento ideale. Nel suo Un’idea d’Europa. Liberalismo, democrazia ed etica a inizio Novecento (Marsilio), Paola Cattani ripercorre le fasi gestatorie di un’idea che coinvolse pensatori come, tra gli altri, Thomas Mann, Benedetto Croce, Joseph Roth, Carl Schmitt, Robert Musil, Johan Huizinga, Oswald Spengler. Recensione di Sabino Cassese sul Domenicale de il Sole 24 ore.

Invece di promuovere la cultura culinaria, le cucine nei programmi televisivi si sono trasformate in ring altamente competitivi. Ma cosa c’è dietro una pietanza, una cottura, un sapore? In ultima analisi, l’intima umanità fatta di memorie personali, di situazioni e manifatture, di atmosfere, di familiarità, di affetti e paesaggi mentali. Se un piatto non evoca qualcosa in noi e ristagna in una questione esclusiva di gusto pur pregiato, rimarrà senza storia e svanirà come è apparso. Mrs. Quinn diventa famosa di Olivia Ford (Corbaccio, traduzione Maria Olivia Crosio) racconta della settantasettenne Jennifer Quinn, abile cuoca di dolci, del suo riscatto dall’emarginazione senile. Un libro amabile, spiritoso e introspettivo, probabilmente scritto in cucina. Recensione di Felicia Kingsley su Robinson de la Repubblica e di Patrizia Violi su La Lettura del Corriere della Sera.

In cucina il mondo parla al nostro corpo e alla vita in un’esperienza non mediata, proprio quella auspicata dalla fenomenologia. Per la filosofia della fenomenologia, l’ordine di senso non può prescindere sul piano qualitativo dall’esperienza. Luca Taddio, in Maurice Merleau-Ponty. L’apparire del senso (Feltrinelli) ripercorre il pensiero del celebre filosofo accostandosi ad alcune delle inevitabili questioni legate all’astrattismo digitale odierno. Recensione di Mauro Ceruti sul Domenicale.

Il condizionamento profondo che l’”infosfera” sta operando nella società è drammatico. Ad esempio, non passa giorno in cui non veniamo a conoscenza di episodi di abusi sessuali da parte di ragazzini a danno di coetanee. E cosa ci possiamo aspettare dato il fatto che l’educazione agli affetti e al desiderio è stata affidata ai siti pornografici? Dato il fatto che l’ambiente digitale favorisce pratiche vessatorie, bullisimi e sviluppi negativi del “branco”? Dieci lezioni sul male. I crimini degli adolescenti di Mauro Grimoldi (Raffaello Cortina) esplora le dinamiche psichiche che rendono invisibile il limite del crimine. Recensione di Massimo Recalcati su Robinson.

Il mare infinito, dove tutto ebbe inizio e dove tutto troverà fine. Il luogo mentale dell’origine e del mistero. La distesa salata di Norvegia è il fondale della saga famigliare ne Il cimitero del mare di Aslak Nore (Marsilio, traduzione Giovanna Paterniti), un avvincente thriller bilanciato tra storia e costellazioni famigliari. Recensione di Marco Ostoni su La Lettura.

La ballata romanzesca Al mare di Dörte Hansen (Fazi, traduzione Teresa Ciuffoletti) si rispecchia eternamente nell’enorme distesa del Mare del Nord, dalle cui coste si replica da sempre il gioco del marinaio. Il lupo di mare, la moglie custode del focolare, il pastore di anime, il figlio destinato ad annegare, un capodoglio ma soprattutto il suo sguardo, sono i personaggi di un’epica umana, sapiente e ilare. Recensione di Alessandra Iadicicco su La Lettura.

Il mare, deposito infinito di tutte le memorie o meglio, di tutte le rivisitazioni delle memorie. Esce l’autobiografia del celebre regista americano naturalizzato irlandese John Huston dal titolo Un libro aperto (La nave di Teseo, traduzione Paola Chiesa). Recensione di Mariarosa Mancuso su Robinson.

In libreria troveremo anche la nuova traduzione del romanzo più noto di Evelyn Waugh: Ritorno a Brideshead. Memorie sacre e profane del capitano Charles Ryder (Feltrinelli, traduzione Ottavio Fatica). Recensione di Alberto Anile su Robinson.

Il luogo tradizionale deputato al passaggio tra Civitas e Natura (e viceversa) si chiama “giardino”. È nel giardino che l’ordine della civiltà e il disordine della selva, la prevedibilità delle regole dell’urbe e lo stupore impressionante del selvatico in perenne mutazione, l’artificio e lo spontaneo si fronteggiano, si contengono e si compenetrano. Oggi, che della Natura si ha in genere un’idea innaturale, il giardino può farsi carico di una missione esemplare. La natura selvatica del giardino. Elogio delle erbacce di Antonio Perazzi (Einaudi, illustrazioni Benedetta Forni) auspica un’idea inclusiva di giardino, perché «il mondo selvatico non conosce barriere, è una grande potenzialità in quanto conduce ad un esercizio critico e alla sincerità dei luoghi e della cultura che li organizza». Uno stralcio dal libro di Antonio Perazzi sul Domenicale de il Sole 24 ore.

Andrea Oddone Martin

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