RECENSIONE: Luciano Canfora “Il copista come autore”
Il libricino minuto, che viene ripubblicato a distanza di vent’anni con un’importante integrazione, istiga gli operatori culturali ma anche i semplici interessati ad assumere un atteggiamento curioso, lucido, appassionato, ludicamente serio, inerente a quella entità definita testo su cui senza dubbio poggia l’intera nostra civiltà. Si tratta qui ovviamente di testi che con più profitto possono essere oggetto di indagini filologiche, testi culturalmente emblematici: letterature antiche e classiche, narrazioni di tradizione, testi biblici, filosofici, politici e storici, di antica testimonianza diretta, di speculazione scientifica e teologica.
È innegabile, ad esempio, che la conoscenza della Divina Commedia dell’Alighieri sia particolarmente diffusa e popolare in tutta la civiltà occidentale; ne abbiamo conferma dall’impegno profuso nelle numerose celebrazioni dell’attuale ricorrenza del settecentesimo dalla morte del sommo Poeta (1321/2021).
Un aspetto singolare: non esiste nessun autografo della Divina Commedia. Canfora si pone allora la domanda: cos’è l’originale? È da questo prologo che si dipana la lettura, incontrando man mano avvincenti casistiche antiche e moderne, personaggi letterari e operatori culturali fondamentali quali i copisti. «È il copista – afferma Canfora – colui che materialmente scrive il testo». Ma non solo, il copista deve essere reputato come l’autentico lettore del testo in quanto, dice Canfora «la sola via di appropriazione di un testo consiste nel copiarlo». Un’affermazione che ci fa meditare sul nostro tempo fatto di compulsare digitale e di pantagruelico copia/incolla.
Alla stregua di un moderno Virgilio, Canfora ci illustra le problematiche, i paradossi, le particolarità del mondo dei testi e dei loro supporti, i libri. Incrociamo perciò manoscritti, cronache, biblioteche, archetipi, stravaganti definizioni, casistiche, luoghi e personaggi storici quali Fozio, Isidoro di Siviglia, Stanley Kubrick, Jorge Louis Borges, la biblioteca di Alessandria d’Egitto, il Don Chisciotte, sparizioni (già, cosa accadde spesso nel passaggio di copiatura tra gli antichi rotoli e “moderni” codici?) e ritrovamenti, l’avvento dei libri-biblioteca, fino al capitolo intitolato Il falsario come autore, in cui sono raccolte alcune gustose vicende del Re dei falsari, il greco Costantino Simonidis (1820-1890 circa).
Un agile ma denso volumetto che, anche grazie ai ricchi e ordinati apparati (di cui segnaliamo tra gli altri anche l’indice degli argomenti) raccoglierà l’interesse dei lettori più evoluti, i quali forse hanno a che fare professionalmente con i testi, come giornalisti culturali, editori, autori, ma anche dei numerosi lettori amatoriali, dilettanti e collezionisti, mossi da curiosità d’approfondimento, di conoscenza più intima dei loro libri prediletti.
Andrea Oddone Martin
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Luciano Canfora
Il copista come autore
Collana il divano
Sellerio Editore
Palermo 2002 – I edizione
Palermo 2019 – I edizione accresciuta “il divano”
Brossura
105 x 154 x 12 mm
184 pp
160 gr
EAN 9788838939532
€ 12,00