RECENSIONE: Luigi Zoja “Sotto l’iceberg”

RECENSIONE: Luigi Zoja “Sotto l’iceberg”

Mentre il positivismo razionale ebbe i suoi fasti sociali nell’Ottocento, nel Novecento riemerse potentemente, nella sua consustanziale irrazionalità, in tutta la sua possanza dominante moltiplicata e accresciuta dallo squilibrio della precedente esautorazione, la furia delle energie inconsce. Luigi Zoja, psicanalista e saggista di fama, dedica il suo ultimo libro alla regione psichica meno popolare nella nostra civiltà recente anche se, paradossalmente, si tratta della funzione di gran lunga più incidente: l’inconscio.

Si intitola Sotto l’iceberg questa raccolta di scritti, riuniti nel tema di un argomento scomodo e sgradito quanto genuino, intensamente reale. Un’agile raccolta di conferenze, articoli e brevi saggi, alcune tradotte per la prima volta in italiano, nei quali il pensiero psicanalitico di Zoja si rivolge primariamente alla società attuale, chiamando in causa i suoi aspetti storici, politici, ambientali.

L’escursus appassionato e scientifico ci offre un quadro complessivo che non rinuncia, eludendo la corriva politically correct, allo svelamento graduale dell’ombra, della preponderante quanto evitata componente del reale. Infatti, la parte visibile in superficie di un iceberg non è che il 10% del volume complessivo.

Fra questi capitoli appaiono le profonde linee guida, generalmente parte di un rimosso individuale e collettivo, dei comportamenti attuali. Vengono trattati temi come la repressione del pluralismo, la post-verità, il complottismo, il bisogno sociale di un nemico comune, il degrado della coscienza di bene comune, il turismo corrosivo, la passività massificante, la coscienza elettorale del popolo ridotto a plebe, l’energia propulsiva del risentimento, la diffusa accettazione acritica della dinamica paranoica.

Zoja, contestualizzando puntualmente, rende la concretezza di uno sguardo scientifico che non si ferma all’esteriorità e traduce le sotterranee correnti energetiche sociali in termini di leggibilità diretta. Riscatta inoltre il fondamentale ruolo della ricerca psicanalitica di Sigmund Freud, di Carl Gustav Jung, di Erich Neumann, della tragedia classica, della funzione evidenziante di un’arte che non accondiscende alla dinamica consumistica, alla passiva deriva tecnologizzante, al drammatico scadimento generale del livello culturale e indica la letteratura di Jorge Luis Borges (come nel capitolo, a nostro avviso apicale nel libro, dedicato al compositore Erich Wolfgang Korngold), oppure la pratica di scrittura di un autore come Peter Handke.

Sensibilità responsabili, dagli esiti disomogenei, nel loro irriducibile sguardo subacqueo, nel loro sforzo tenace di rendere percepibile, in fugaci quanto intense immagini, l’enormità potente di un sommerso dominante.

Andrea Oddone Martin

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Luigi Zoja

Sotto l’iceberg.

Presenze inconsce nella società e nella storia

Collana Temi

Bollati Boringhieri Torino 2023

Brossura fresata

115 x 195 x 19 mm

210 gr

206 pp

15,00 €

ISBN 9788833940243