RECENSIONE: Marco Bosonetto “Il sottolineatore solitario”

RECENSIONE: Marco Bosonetto “Il sottolineatore solitario”

Marco Bosonetto è un insegnante e scrittore originario di Cuneo. Ha esordito nel 1998 con il titolo Il sottolineatore solitario. Dell’esordiente mantiene intatte le caratteristiche, soprattutto una certa energia dominata con fatica e scarso polso. Si tratta di un romanzo visionario dalle finalità decisamente pop, nel quale i libri (nonostante il titolo) occupano uno spazio decisamente collaterale. La debolezza dei personaggi, l’inattendibilità dei loro nomi, l’uniformità dei dialoghi e l’abbondanza di luoghi comuni si oppongono alla reale intenzione di questo libro: sorprendere.

Bosonetto adopera trucchi quali lo squilibrio sinestetico (ad esempio, sentire il sapore con le orecchie), alleggerimenti della superficie linguistica (ad es., «Teodoro Cristofanelli disse bye-bye a questo mondo il 26 settembre 1980») dalla probabile funzione ironica, un venato gusto per la coprolalia (rifiuti, escrementi) attraversa le vicissitudini dei personaggi, banale la denuncia del potere (la strumentalizzazione dello scrittore maniacale Fardezio Mud [!] da parte del politico Fallonio Fez [!]).

Un susseguirsi di situazioni grottesche ed inverosimili conferisce la dinamica al romanzo, che vorrebbe essere rutilante come un romanzo di cappa e spada. Il lettore dovrebbe essere coinvolto dal meccanismo fattuale e dal ritmo asimmetrico dello sfalsamento dei piani, tuttavia non supera una piatta convenzionalità (situazione erotica pretestuosa, ciascun personaggio viene ridotto a macchietta da varietà, tono giallistico velleitario, l’esotismo artificioso del circo, i luoghi comuni più triti della cultura Russa, etc.) mascherata dal calembour linguistico e situazionale inseguito dall’autore.

In questo primo romanzo, il giovane Bosetto impone il punto di vista leggero e sarcastico, il dileggio distaccato e spesso cinico, è dominante un’irrisione coatta e superficiale. Nella realtà del romanzo, incessantemente “sopra le righe”, regna in prevalenza l’esercizio del motto di spirito (der Witz) di freudiana memoria. Complessivamente, un romanzo che possiede il tono della prova rocambolesca, dell’esercizio scolastico di manifesto intento popular. Un entusiasta ed autentico esordio giovanile.

Andrea Oddone Martin

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Marco Bosonetto

Il sottolineatore solitario

Collana I coralli

Einaudi Torino 1998

Brossura fascicoli cuciti

136 x 212 x 15 mm

230 gr

163 pp

10,33 €

ISBN 9788806146207