Tag Archivio per: Patrizia Parnisari

Articoli

RECENSIONE: Jules Verne “Mastro Zacharius, l’orologiaio che aveva perduto l’anima”

Non uomo, ma bilanciere. Ingranaggio d’orologio, Mastro Zacharius non cammina, oscilla come scandisse le ore, i minuti, i secondi della propria esistenza. Anche il capo dondola sulle spalle magre e ossute. Al vento, la lunga capigliatura ondeggia ormai bianca. Se ne sta in disparte Zacharius, ama il suo laboratorio dove è sempre pronto il banco […]

RECENSIONE: Roberto Kaz “Vite di animali illustri”

Quando parliamo di maltrattamento degli animali ci riferiamo per lo più agli orrori degli allevamenti intensivi, alle sperimentazioni in laboratorio, allo sterminio degli elefanti per i corni d’avorio o delle volpi per le pellicce, alle crudeltà nei circhi, e infiniti altri crimini. Ma non sono gli unici. C’è un tipo di maltrattamento che non viene […]

RECENSIONE: Michail Zoščenko “Racconti sentimentali e satirici”

Quanta ingordigia, meschinità, furfanteria in questi racconti. Quanta piccineria e mediocrità. Ritratti grotteschi di un’umanità sempre uguale a sé stessa. In questi brevi, brevissimi, racconti pubblicati in ordine cronologico dal 1922 al 1946, Michail Zoščenko ci consegna con ironia ed umorismo la realtà di quegli anni difficili. In Racconti sentimentali e satirici, lo scrittore russo […]

RECENSIONE: Gilbert K. Chesterton “Il club dei mestieri stravaganti”

Tempi difficili i nostri. Mancanza di lavoro, mancanza di alloggi, mancanze di ogni tipo. Ma ecco che ci viene in aiuto Mr. Chesterton e ci offre un piccolo, semplice viatico per la felicità. Sconfiggere la disoccupazione non è impossibile. Basta con lavori frustranti, ripetitivi, privi di fantasia. Ciò che Gilbert Keith Chesterton (1874-1936) propone nei […]

RECENSIONE: Michael Kimball “E allora siamo andati via”

Tra le molteplici forme di raccontare la realtà, quella dei bambini è senza dubbio la più bizzarra e insolita. Nella maggior parte dei casi, i verbi si mostrano al presente indicativo con ripetizioni, affastellamenti e incongruenze a ribadire una realtà che c’è e che non c’è. Nell’inquietante libro di Michael Kimball, E allora siamo andati […]

RECENSIONE: Augusto Frassineti “Misteri dei Ministeri” – Patrizia Parnisari “BUROCRALIA”

Parrebbe un caso tipico di quella che Carl Gustav Jung ha definito Sincronicità. Nel corso dell’anno 2022 è uscita presso l’editore Einaudi una nuova edizione del classico Misteri dei Ministeri di Augusto Frassineti. Nel corso dello stesso anno, usciva per i tipi di Corte Nova Scriptorium, il titolo BUROCRALIA di Patrizia Parnisari. In epoche diverse, […]

RECENSIONE: Jean Echenoz “Correre”

Corri, corri. Forza, Emil, corri. Più veloce, più veloce ancora, vola, divora la terra sotto i tuoi piedi alati, in quelle gambe c’è tutto il tuo riscatto. Corri Emil, sei fulmine, sei vento. Fila, sgambetta, galoppa. Tu sei carne e vento, i tuoi piedi argilla alata, il tuo respiro stantuffo. Locomotiva umana ti chiamano e […]

Recensione: Champfleury “Il violino di faenza”

Se amate girovagare per la Borgogna, e vi capita di visitare Nevers, chiedete pure di Monsieur Dalègre. Chi non conosce, in quell’allegra cittadina, quel buontempone sfaccendato che si prodiga, notte e giorno, in feste, balli, pranzi e gozzoviglie? Affabile, sorridente, uomo piccolo e beato. Non conosce pensieri né dispiaceri. Eppure anche un’esistenza felice può venire […]

RECENSIONE: Mathijs Deen “La nave faro”

Se le acque del mare attorno alla costa sono troppo profonde la costruzione di un faro non potrà avere luogo. Le navi resteranno così alla mercé di tempeste, tifoni, piogge torrenziali e fitte nebbie. Per questo, nel 1732, Robert Hamblin progetta una nave-faro. Su di uno scafo di un rosso acceso, fa montare un apparato […]

RECENSIONE: Stefan Zweig “Mendel dei libri”

Vienna. Avvenente città che seduce da sempre gli scrittori offrendo loro un sicuro rifugio dalla vita ordinaria tra divani e tavolini dei suoi molti Café. Il tempo del Café viennese è diverso da quello distratto e fugace oltre le vetrine; i pensieri vengono custoditi. Lo sapeva Thomas Bernhard che scrisse molte delle sue pagine nell’Antico […]