RECENSIONE: Piero Camporesi “Il pane selvaggio”
Un titolo come questo provoca l’intelligenza, come un’improvvisa doccia ravvivante. Sussultiamo dinanzi al penetrante tratto ossimorico: il pane, da una parte, con il suo portato di domestica ospitalità, dolce mitezza, provvido soccorso, ordine civile; d’altra parte cieca violenza, devastante furia, feroce asocialità, efferata crudeltà. La densità semantica di questo minimo nucleo di soggetto e aggettivo […]